ROMA (Public Policy) – Inasprimento delle sanzioni per violazioni del codice della strada lesive degli utenti deboli e misure per a favore di pedoni e ciclisti attraverso la definizione di nuovi criteri per progettazione stradale degli arredi urbani. Sono due dei criteri di delega contenuti nella bozza di ddl delega di riforma del codice della strada, di cui Public Policy ha preso visione, licenziato mercoledì mattina dal Consiglio dei ministri.
Nel dettaglio, il ddl prevede un limite per l’esercizio della delega entro 18 mesi. I criteri di delega prevedono la “riorganizzazione delle disposizioni del codice secondo criteri di coerenza e di armonizzazione con le norme di settore nazionali, dell’Unione europea e derivanti da accordi internazionali, nonché con la normativa regionale e degli enti locali, con particolare riferimento ai poteri dello Stato nei confronti degli enti proprietari e gestori delle strade”.
Prevista la “revisione della disciplina sanzionatoria, secondo principi di ragionevolezza, proporzionalità, effettività e non discriminazione, in particolare prevedendo la semplificazione dei procedimenti per l’applicazione delle sanzioni amministrative pecuniarie e accessorie anche relazione ai nuovi strumenti di controllo a distanza che consentono l’accertamento della violazione con contestazione differita – si legge – Inasprimento delle sanzioni per comportamenti particolarmente pericolosi e lesivi dell’incolumità e della sicurezza degli utenti della strada, dei minori e dell’utenza debole della strada così come definita nel codice, anche nei confronti di conducenti minorenni”.
Un principio di delega prevede anche l’adozione “di misure per l’utenza debole del codice della strada, con particolare riguardo ai ciclisti, anche attraverso la definizione, con decreto del ministro delle Infrastrutture e dei trasporti, di criteri per la progettazione e la costruzione di infrastrutture stradali e di arredi urbani finalizzati alla sicurezza degli utilizzatori di veicoli a due ruote e dei dispositivi per la mobilità personale”. Prevista, infine, la “semplificazione delle procedure che disciplinano la modifca delle caratteristiche costruttive in circolazione, nella prospettiva riduzione degli adempimenti richiesti all’utenza”.
Sui dlgs sono previsti i pareri, entro 45 giorni, della Conferenza unificata e del Consiglio di Stato (scaduto il termine per l’approvazione dei pareri il Governo può comunque procedere). Presente anche un parere rafforzato delle Camere. Entro due anni il Governo potrò adottare eventuali decreti correttivi.