di Sonia Ricci
ROMA (Public Policy) – Istruzione, ambiente e beni culturali, organizzazione circondariale della giustizia di pace, energia, porti e aeroporti, grandi reti nazionali di trasporto (tratte autostradali e ferroviarie incluse), casse di risparmio e rurali, bonifiche e rifiuti. Sono questi alcuni dei temi che potrebbero rientrare sotto l’esclusiva competenza regionale di Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Due sono le bozze di accordo in circolazione che Public Policy ha potuto visionare: le intese con Lombardia e Veneto.
Un articolato simile è in fase di definizione anche per l’Emilia Romagna, ma al momento non è stato possibile leggerlo. All’interno dei due provvedimenti, la Regione di Attilio Fontana e quella di Luca Zaia hanno stilato una lunga lista di nuovi “temi” da inserire nell’autonomia regionale. Innanzitutto, si punta a catalizzare l’uso esclusivo delle risorse su cui oggi ha diritto di parola anche lo Stato.
Una commissione paritetica – composta da 18 persone, nove di nomina governativa e altrettanti indicati dalla Giunta regionale – definirà per ognuna delle due Regioni le “modalità di attribuzione” dei finanziamenti. Ma di fatto il nuovo meccanismo tratterà più gettito Irpef nei tre territori del Nord. Il progetto autonomista prevede, inoltre, che siano fissati dei fabbisogni standard entro un anno dall’intesa e che in cinque anni diventeranno il parametro di riferimento.
AUTOSTRADE, FERROVIE E AEROPORTI
Il tema centrale della nuova intesa è sicuramente la parte che riguarda le infrastrutture stradali e ferroviarie. La bozza che riguarda la Regione Lombardia elenca una serie di tratte che l’ente punta a “guidare” da solo senza l’intervento statale. Sono 25 le tratte ferroviarie e tutti i tratti autostradali – compresa l’A1 – che ricadono nei confini della Lombardia. Mentre per il Veneto ci sono in elenco 18 tratte.
Un altro capitolo delle due intese riguarda gli aeroporti: per la Lombardia la competenza esclusiva riguarda Malpensa, Linate e Orio al Serio; mentre per il Veneto gli scali di Venezia e Treviso. Sempre per quanto riguarda i trasporti, le bozze menzionano il trasporto pubblico locale. I fondi non saranno più centralizzati ma dovranno essere recuperati sui decimi di Irpef raccolti sul territorio.
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@ricci_sonia