Cancellieri: “Nessuna omissione o reticenza”

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ROMA (Public Policy) – “I miei doveri e la mia coscienza non mi avrebbero mai permesso di comportarmi in maniera diversa, rispetto al caso di Giulia Ligresti, rispetto a come ho sempre fatto”. Lo dice in aula alla Camera il ministro della Giustizia Annamaria Cancellieri, intervenendo durante la discussione sulla mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti da parte del Movimento 5 stelle (respinta dalla Camera con 405 voti contrari).

“Su alcuni passaggi di questa conversazione (con la madre di Giulia Ligresti; Ndr) si è arrivati a costruire congetture inaccettabili, senza tener conto dell’emotività della situazione, come se alcune mie frasi fossero dirette a delegittimare l’operato della magistratura: tutto ciò è assolutamente falso, a dimostrarlo c’è la mia lunga storia al servizio dello Stato”, dice ancora Cancellieri.

“Nei giorni successivi alla mia informativa in Parlamento del 5 novembre – aggiunge – si è sostenuto che io abbia omesso di riferire circostanze rilevanti al pm di Torino, che avrei taciuto di una terza telefonata tra me e Antonino Ligresti: non vi è stata da parte mia nessuna reticenza nè omissione, e lo dimostrano i verbali“. “Non ho mentito né al Parlamento né ai magistrati, né sull’amicizia con Antonino Ligresti – precisa Cancellieri -. Ci vediamo e ci sentiamo spesso al telefono, è amico di mio marito e lo conosco da anni. Non ha alcun rapporto di affari con il fratello Salvatore e respingo l’automatismo secondo cui da questo rapporto di amicizia sarebbero arrivati favoritismi. I fatti dimostrano il contrario”. (Public Policy)

GAV