di Serena Riformato
Roma (Public Policy) – Colpo di spugna del Governo gialloverde sulle dirigenze delle Agenzie fiscali. Alle Entrate arriva il generale della Guardia di finanza Antonino Maggiore e se ne va Ernesto Maria Ruffini, simpatizzante della Leopolda renziana. Alla direzione delle Dogane invece entra Benedetto Mineo, fuori Giovanni Kessler, in carica da solo un anno, ex direttore generale dell’Ufficio europeo per la lotta antifrode. Esce di scena al Demaio Roberto Reggi e lascia il posto a Riccardo Carpino, prefetto vicino al ministro dell’Economia Giovanni Tria.
“Stiamo cercando di liberare lo stato da tutte quelle persone che avevano messo i partiti in precedenza”, ha dichiarato senza giri di parole il vicepremier Luigi Di Maio. “Ieri – ha annunciato ai cronisti fuori da Palazzo Chigi – abbiamo azzerato le tre agenzie più importanti che abbiamo in Italia, Entrate, Demanio e Dogane, dove su tre persone, uno era parlamentare e un altro un sindaco del Pd”. Il riferimento è, rispettivamente, a Roberto Reggi – che per i Dem è stato primo cittadino a Piacenza – e Giovanni Kessler, un passato da deputato per i Democratici di sinistra, ai tempi dell’Ulivo. (Public Policy)
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@serenarifor