ROMA (Public Policy) – Dovrebbe sicuramente entrare nel collegato ambientale, sul quale il Governo e la maggioranza sono al lavoro, la riforma del titolo V del codice dell’ambiente sulla bonifica dei siti inquinati. Obiettivo, oltre alla semplificazione delle norme attuali, sarà quello di intervenire sul tema delle responsabilità per meglio individuare il soggetto che deve pagare per la bonifica del sito inquinato. Lo apprende Public Policy da fonti di Governo.
Proprio mercoledì, nel corso del question time in aula alla Camera, il ministro dell’Ambiente Sergio Costa ha espresso l’intenzione di portare il testo in Cdm il mese prossimo, anche se l’approvazione del provvedimento sta slittando di mese in mese. A quanto si apprende – tuttavia – il testo sarebbe pronto dal punto di vista tecnico, con una serie di norme che al momento sono al vaglio della maggioranza, che dovrà decidere quali far entrare e quali no.
Oltre ai macrotemi già emersi nelle scorse settimane (come quello delle città, degli appalti verdi, dei dragaggi) – a quanto si apprende – una parte della maggioranza starebbe spingendo per anticipare nel collegato ambientale alcuni temi già in corso d’esame del Parlamento, come quello del consumo del suolo. Si tratterebbe – spiegano dal Governo, anche se per ora è solo una ipotesi – di anticipare solo una parte delle norme sul consumo del suolo.