ROMA (Public Policy) – Conoscere gli stati di avanzamento delle attività istruttorie legate ai prossimi annunciati decreti ministeriali sull’end of waste e acquisire infomrazione sull’efficacia dell’attuale disciplina transitoria a consentire standard di recupero dei rifiuti adeguati a centrare gli obiettivi prefissati di sviluppo dell’economia circolare. Sono due degli obiettivi dell’indagine conoscitiva deliberata dalla commissione Ambiente alla Camera sull’end of waste.
L’indagine conoscitiva ha come obiettivo quello di acquisire elementi conoscitivi su quattro punti specifici: sugli stati di avanzamento delle attività istruttorie legate ai prossimi annunciati decreti ministeriali su tale materia che, a quanto risulta, riguarderanno i prodotti assorbenti per la persona (Pap), la gomma vulcanizzata granulare (Gvg); i rifiuti da costruzione e demolizione (C&D), rifiuti di gesso; pastello, piombo; plastiche miste; carta da macero; pulper; rifiuti inerti da spazzamento strade; oli alimentari esausti; vetro sanitario; vetroresina; ceneri da altoforno; residui da acciaieria; sull’efficacia dell’attuale disciplina transitoria a consentire standard di recupero dei rifiuti adeguati a centrare gli obiettivi prefissati di sviluppo dell’economia circolare, anche con riferimento ai possibili riflessi sui metodi e sui livelli di raccolta differenziata.
E ancora: sulla elaborazione delle linee guida che dovranno consentire un’uniforme applicazione sul territorio nazionale dei meccanismi di verifiche sui rifiuti in ingresso negli impianti di trattamento, nonché dei controlli su oggetti e sostanze che ne costituiscono il risultato; sull’eventuale definizione di una nuova disciplina che, a regime, consenta di valorizzare le più moderne tecniche di trattamento dei rifiuti e incentivare gli investimenti nei settori della ricerca e dell’attività imprenditoriale connessa all’economia circolare.
Già messo a punto un elenco di soggetti da audire: rappresentanti del ministero dell’Ambiente; rappresentanti degli enti territoriali e degli altri organismi pubblici responsabili del rilascio delle autorizzazioni agli impianti di trattamento dei rifiuti; Ispra e altri istituti di ricerca impegnati nel settore dell’economia circolare; associazioni di categoria delle imprese, nonché consorzi operanti nel settore degli impianti di trattamento, recupero e riciclo dei rifiuti; rappresentanti di associazioni ambientaliste; rappresentanti di istituzioni nazionali e locali interessate, di authority aventi compiti di regolazione, di gestori del servizio; esperti della materia e altri soggetti operanti nel settore.
Il termine di conclusione dell’indagine è fissato al 30 settembre prossimo.