Conflitto di interessi, entra in gioco la proposta Pd

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ROMA (Public Policy) – In commissione Affari costituzionali alla Camera è stata assegnata una nuova proposta di legge che, tra le altre cose, tratta il conflitto d’interesse “digitale”. Durante l’ultima seduta, la settimana scorsa, i deputati presenti hanno deciso di abbinare la pdl a firma Francesco Boccia (Pd), nonostante le norme non siano del tutto coincidenti con le altre due proposte all’esame, ovvero la pdl di Anna Macina (M5s) e quella di Emanuele Fiano (sempre Pd).

La nuova proposta di legge Boccia fissa i limiti all’assunzione e al mantenimento di cariche politiche da parte degli editori operanti nel settore della comunicazione elettronica e dei gestori di piattaforme telematiche e vieta l’utilizzo di sistemi tecnologici di profilazione o di alterazione inconsapevole del comportamento degli elettori, il cosiddetto “nudging“.

La proposta Boccia era stata presentata in conferenza stampa a Montecitorio a metà maggio. In quell’occasione, il presidente della commissione Bilancio nella scorsa legislatura aveva precisato: “Non è una proposta di legge contro la Casaleggio associati, ma per la democrazia”, perché “è evidente il conflitto di interessi in cui si trova la Casaleggio associati che controlla la piattaforma Rousseau, mezzo Parlamento e mezzo Governo”.

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SOR-GAV