CONSUMI, ISTAT: A GIUGNO -0,2% VENDITE AL DETTAGLIO RISPETTO A MAGGIO

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(Public Policy) – Roma, 28 ago – Calano le vendite. L‘Istat

segnala che a giugno l’indice destagionalizzato delle
vendite al dettaglio (valore corrente che incorpora la
dinamica sia delle quantità sia dei prezzi) diminuisce dello
0,2% rispetto al mese di maggio. Nella media del trimestre
aprile-giugno 2013 l’indice registra una diminuzione dello
0,3% rispetto ai tre mesi precedenti.

Nel confronto con giugno 2012, si registra una flessione
del 2,3% per le vendite delle imprese della grande
distribuzione e una diminuzione del 3,6% per quelle delle
imprese operanti su piccole superfici.

Nella grande distribuzione le vendite diminuiscono, in
termini tendenziali, del 2,3% per i prodotti alimentari e
del 2,4% per quelli non alimentari.

Nelle imprese operanti su piccole superfici le vendite
segnano un calo del 4,5% per i prodotti alimentari e del
3,4% per quelli non alimentari.

Con riferimento alla tipologia di esercizio della grande
distribuzione, precisa l’Istituto nazionale di statistica, a
giugno si rileva una variazione tendenziale negativa per gli
esercizi non specializzati (-2,8%) e un aumento per quelli
specializzati (+0,4%). Tra i primi, diminuiscono del 2,7% le
vendite degli esercizi a prevalenza alimentare e del 3,8%
quelle degli esercizi a prevalenza non alimentare.

Più in dettaglio, tra gli esercizi non specializzati a
prevalenza alimentare, le vendite dei discount registrano la
flessione più contenuta (-1,3%), mentre quelle degli
ipermercati e dei supermercati segnano variazioni negative
più sostenute (rispettivamente -2,6% e -3,2%).

Con riferimento alla dimensione delle imprese, il valore
delle vendite a giugno diminuisce, in termini tendenziali,
del 4,3% nelle imprese fino a 5 addetti, del 3,8% nelle
imprese da 6 a 49 addetti e dell’1,7% in quelle con almeno
50 addetti.

Per quanto riguarda il valore delle vendite di prodotti non
alimentari, a giugno si registrano variazioni tendenziali
negative in tutti i gruppi di prodotti. Le flessioni di
maggiore entità riguardano i gruppi elettrodomestici, radio,
tv e registratori (-5,9%) e prodotti farmaceutici (-4,6%);
quelle più contenute riguardano i gruppi utensileria per la
casa e ferramenta (-0,6%) e dotazioni per l’informatica,
telecomunicazioni, telefonia (-1,3%). (Public Policy)

SPE