ROMA (Public Policy) – “Il pacchetto di misure che il Governo intende adottare prevede un incremento delle risorse destinate al sistema sanitario pubblico, al sistema della protezione civile e alle forze dell’ordine per assicurare la necessaria dotazione di strumenti e mezzi che consentano, rispettivamente, di fornire assistenza alle persone colpite dalla malattia e applicare le politiche di prevenzione e mitigazione del rischio. Si prevedono inoltre misure e interventi di contrasto ai disagi sociali ed economici conseguenti al rallentamento e, in alcuni casi, alla sospensione delle attività produttive, che consisteranno nello stanziamento di nuove risorse finanziarie destinate al sostegno dei redditi, alla salvaguardia dell’occupazione e al potenziamento degli ammortizzatori sociali, al rafforzamento del congedo parentale e del sostegno ai genitori che lavorano“.
Lo scrive il Governo nella relazione inviata al Parlamento per chiedere l’autorizzazione allo scostamento di bilancio per 6,3 miliardi di euro, di cui Public Policy ha preso visione.
“Infine – si legge – il decreto conterrà misure di sostegno alle aziende dei territori e dei settori produttivi interessati con particolare intensità dagli effetti dell’emergenza sanitaria in termini di riduzione del livello di attività e di fatturato con conseguente impatto sulla liquidità delle imprese, anche attraverso la concessione di garanzie sui debiti delle imprese”.
Nella relazione alle Camere il Governo conferma che “rispetto allo scenario programmatico della Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019, tali misure determineranno un peggioramento dell’obiettivo di indebitamento netto previsto per l’esercizio in corso dell’ordine di circa 6,35 miliardi corrispondenti a circa 0,3 punti percentuali di Pil. Il saldo netto da finanziare del bilancio dello Stato potrà aumentare fino a 87 miliardi di euro nel 2020 in termini di competenza e a 136,5 miliardi di euro in termini di cassa, con un incremento degli stanziamenti di 7,5 miliardi sia in termini di competenza che in termini di cassa”.
“L’emergenza epidemiologica da Covid-19 – premette il Governo nella relazione – rappresenta un evento straordinario. Per fronteggiare tale situazione, è necessario assumere iniziative immediate di carattere straordinario e urgenti che consentano di fronteggiare le rilevanti esigenze di natura sanitaria e socio-economica, fornendo risorse finalizzate al sostegno e supporto dei settori coinvolti. Tali iniziative avranno un impatto sull’indebitamento netto dell’anno in corso”.
“Il provvedimento che il Governo si accinge a presentare al Parlamento – si legge ancora nella relazione – intende affrontare, con la necessaria tempestività e attraverso alcune misure che rivestono carattere di urgenza, le più immediate esigenze economiche e sociali legate all’emergenza sanitaria connesse al diffondersi del Covid-19“.
E ancora: “Il Governo, sentita la Commissione europea, e in considerazione della temporaneità della deviazione dal sentiero di aggiustamento, si impegna, nelle more dell’aggiornamento delle valutazioni che sarà condotto in sede di presentazione del Def 2020, a riprendere il percorso di convergenza verso l’obiettivo di medio termine come previsto dalla Nota di aggiornamento del Documento di economia e finanza 2019, con una riduzione del deficit nominale a -1,8 per cento del Pil nel 2021 e al -1,4 per cento del Pil nel 2022″. (Public Policy) VIC