ROMA (Public Policy) – Si compone di 137 articoli la bozza della legge di Bilancio, varata venerdì scorso dal Consiglio dei ministri, che vale circa 18,7 miliardi.
Nella bozza, presa in visione da Public Policy, figurano tutte le principali misure annunciate in conferenza stampa dalla premier Meloni e dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti: dal taglio della seconda aliquota Irpef, che scende dal 35 al 33%, alla rottamazione delle cartelle esattoriali, passando per misure a sostegno della natalità.
Nel testo, inoltre, anche gli interventi per il contributo che arriverà da assicurazioni e banche.
“Fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2028”, le riserve accantonate dalle banche e non distribuite potranno essere assoggettate ad un’imposta sostitutiva “nella misura del 27,5% per l’affrancamento delle riserve esistenti al termine dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2025 e del 33% per l’affrancamento delle riserve esistenti al termine dell’esercizio successivo”.
All’interno della bozza della legge di Bilancio, viene confermato anche l’incremento di due punti percentuali dell’aliquota Irap per banche e assicurazioni.
“Per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2025 e i due successivi”, si legge nella norma, le due aliquote “sono incrementate di due punti percentuali”. Per le banche, quindi, l’aliquota del 4,2% sale al 6,2%. Per le assicurazioni, invece, si passerà dall’attuale 5,3% al 7,3%.
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(foto cc Palazzo Chigi)