Caso Almasri, cosa ha deciso la Giunta per le autorizzazioni

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ROMA (Public Policy) – “L’Udp ha deciso di procedere secondo il seguente calendario: la prossima settima si terrà la prima seduta (mercoledì 10 settembre; Ndr) nella quale il relatore illustrerà i contenuti della richiesta di autorizzazione a procedere in giudizio nei confronti dei ministri Carlo Nordio e Matteo Piantedosi, e del sottosegretario alla presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano dal Tribunale dei ministri” in relazione al caso Almasri. Orientativamente il 17 o 18 settembre, terremo la seconda seduta con la possibile audizione dei ministri e del sottosegretario interessati dal procedimento o per una loro memoria. Immediatamente dopo si terrà la terza seduta per la discussione generale. Successivamente avremo la quarta seduta per la presentazione della proposta del relatore. Infine, martedì 30 settembre voteremo la proposta per l’assemblea che sarà approvata o respinta a maggioranza semplice (in assemblea il diniego di autorizzazione deve essere votato a maggioranza assoluta dei voti, altrimenti l’autorizzazione si intende concessa)”.

Lo rende noto il presidente della Giunta per le autorizzazioni Devis Dori (Avs), subito dopo l’Ufficio di presidenza di mercoledì 4 settembre.

“Riguardo alla scelta di questa presidenza di nominare relatore il vicepresidente Gianassi (Pd), appartenente a un gruppo di minoranza, essa è conforme a vari precedenti”, precisa Dori.

“Mi riferisco ai seguenti: caso Signorile del 1993 – relatore Ayala (PRI); caso De Lorenzo del 1993 – relatore Valensise (MSI-DN); caso Prandini del 1994 – relatore Galasso (La Rete); caso Lattanzio del 1994 – relatore Paggini (I Democratici); caso De Mita del 1994 – relatore Finocchiaro (Progressisiti Federativo); caso Marini del 1995 – relatore Grimaldi (Rifondazione comunista); caso Radice del 1997– relatore Carrara (PRI); caso Lunardi del 2010 – relatore Castagnetti (PD). La decisione di questa presidenza è dunque il linea con una consolidata prassi”, conclude Dori. (Public Policy) RED

(foto cc Palazzo Chigi)