Cosa prevede il ddl sul terrorismo approvato al Senato

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ROMA (Public Policy) – Finanziamento di condotte con finalità di terrorismo; sottrazione di beni o denaro sottoposti a sequestro; atti di terrorismo nucleare. Sono queste le nuove fattispecie, che verranno inserite nel nostro Codice penale, previste dal ddl Terrorismo approvato in aula al Senato.

Il provvedimento dovrà tornare alla Camera per la sua terza lettura parlamentare.

Giovedì scorso infatti la maggioranza e il governo sono andati sotto a sorpresa su un emendamento di Forza Italia che ha innalzato le pene minime previste per il reato di atti di terrorismo nucleare.

Il ddl – varato dal governo a inizio settembre 2015 e già approvato dalla Camera – ratifica cinque convenzioni in tema di lotta al terrorismo: la convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo, fatto a Varsavia il 6 16 maggio 2005; la convenzione internazionale per la soppressione di atti di terrorismo nucleare, fatta a New York 14 il settembre 2005; il protocollo di emendamento alla Convenzione europea per la repressione del terrorismo, fatto a Strasburgo il 15 maggio 2003; la convenzione del Consiglio d’Europa sul riciclaggio, la ricerca, il sequestro e la confisca dei proventi di reato, fatta a Varsavia il 16 maggio 2005; il protocollo addizionale alla Convenzione del Consiglio d’Europa per la prevenzione del terrorismo, fatto a Riga il 22 ottobre 2015, che si concentra sulla figura dei foreign fighters.

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NAF