- Qui l’ultimo numero di In Camera! (la newsletter Public Policy/Will) sulla questione della Global Sumud Flotilla
- Qui la diretta live dalle barche in viaggio verso Gaza
ROMA / COPENAGHEN (Public Policy) – “L’Italia e la Grecia seguono attentamente gli sviluppi della Global Sumud Flotilla e si appellano alle autorità israeliane per garantire la sicurezza e l’incolumità dei partecipanti e consentire ogni azione di tutela consolare”.
Lo comunica la Farnesina in una nota.
“Noi, ministri degli Affari Esteri della Repubblica Italiana e della Repubblica Ellenica, facciamo appello alle donne e agli uomini della Flotilla affinché accettino la disponibilità offerta dal Patriarcato latino di Gerusalemme a consegnare in sicurezza gli aiuti destinati in solidarietà ai bambini, alle donne e agli uomini di Gaza”, si legge.
“Grazie all’iniziativa diplomatica del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, per la prima volta sussiste una concreta possibilità di porre fine a questo brutale conflitto e alle sofferenze della popolazione palestinese, anche attraverso un pieno accesso umanitario. Italia e Grecia ribadiscono la necessità di garantire l’accesso umanitario a Gaza e di raggiungere al più presto un cessate il fuoco. In questo frangente così delicato, occorre astenersi da iniziative che potrebbero essere strumentalizzate da coloro che ancora rifiutano la pace”.
LE PAROLE DI MELONI
“In questa fase, in un equilibrio estremamente delicato, insistere in un’iniziativa che ha margini di pericolosità e irresponsabilità, io continuo a non capirlo“. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, arrivando al Consiglio europeo informale in Danimarca.
Meloni ha evidenziato “il rischio di una iniziativa che diceva di nascere per una questione umanitaria” e che “poi si è scoperto” volesse “forzare il blocco navale”. La presidente del Consiglio ha quindi parlato di “contorni incredibili, perché è una fase in cui tutti dovrebbero capire che esercitare la responsabilità, mentre c’è un negoziato di pace, è la cosa più utile per alleviare le sofferenze del popolo palestinese, ma forse le sofferenze del popolo palestinese non erano la priorità“.
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MAR-NAF