ROMA (Public Policy) – Regolare in maniera più puntuale e precisa le deroghe al principio della gestione unica del servizio idrico, specificando le competenze e i criteri per l’accesso – o il recesso – alla gestione autonoma da parte dei Comuni. È questo l’obiettivo delle due proposte di legge, a prima firma dei deputati di Forza Italia Nazario Pagano e della Lega Elisa Montemagni, in esame congiunto in commissione Ambiente alla Camera.
Nello specifico, le due proposte di legge mirano a modificare l’articolo 147 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, in materia di organizzazione territoriale del servizio idrico integrato che, pur ispirato al principio dell’unicità di gestione del servizio idrico per ambiti territoriali ottimali, prevede la possibilità di gestione del servizio in forma autonoma nei comuni montani con popolazione inferiore a mille abitanti e nei comuni che si trovino in condizioni geografiche (approvvigionamento idrico da fonti qualitativamente pregiate; sorgenti ricadenti in parchi naturali o aree naturali protette) tali per cui il passaggio alla gestione unica potrebbe non rappresentare un vantaggio.
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