(Public Policy) – Roma, 16 gen – Gli ultimi dati sulla
consistenza del totale dei titoli a custodia nelle banche
italiane (sia in gestione che detenuti direttamente dalla
clientela) – pari a circa 1.522 miliardi di euro alla fine
di novembre 2012 (39,7 miliardi in meno rispetto ad un anno
prima; -2,5% la variazione annua) – mostrano come essa sia
detenuta per circa il 46,5% direttamente dalle famiglie
consumatrici (-2,3% la variazione annua), per il 21,4% dalle
istituzioni finanziarie (+0,9%), per il 21,1% dalle imprese
di assicurazione (-3,2% la variazione annua), per il 5,2%
dalle società non finanziarie (-7,5%) e circa il 3,4% è
detenuto dalle Amministrazioni pubbliche e dalle famiglie
produttrici.
I titoli da non residenti, circa il 2,4% del totale, hanno
segnato nell’ultimo anno una variazione annua di circa il
-21,2%.Sono dati del Monthly Outlook su “Economia e mercati
finanziari-creditizi”, elaborato dall’Associazione bancaria
italiana (vedi Public Policy “MERCATO IMMOBILIARE, ABIà”
delle 15,19).
Le gestioni patrimoniali bancarie hanno manifestato alla
fine del terzo trimestre del 2012 una crescita, collocandosi
a circa 77,1 miliardi di euro, segnando una variazione
tendenziale positiva prossima al +1,3% (+3,9 miliardi
rispetto a fine giugno 2012).
SIM E OICR
Complessivamente il patrimonio delle gestioni patrimoniali
individuali delle banche, delle Società di intermediazione
mobiliare (Sim) e degli Organismi di investimento collettivo
del risparmio (Oicr) in Italia è risultato alla fine del
terzo trimestre del 2012 pari a circa 410,5 miliardi di
euro, segnando un incremento rispetto ad un anno prima di
quasi il 5% (+11,5 miliardi rispetto a fine giugno 2012).
Le gestioni patrimoniali delle Sim, pari a circa 9 miliardi,
hanno segnato una variazione annua del +1,4% (+315 milioni
rispetto a fine giugno 2012), mentre quelle degli Oicr, pari
a 324,4 miliardi di euro, hanno manifestato una crescita
annua di +5,7% (+7,3 miliardi rispetto a fine giugno 2012).
A novembre 2012 il patrimonio dei fondi aperti di
diritto italiano ed estero è aumentato, collocandosi
intorno ai 483,7 miliardi di euro (+5,9 miliardi circa
rispetto al mese precedente). Tale patrimonio è composto per
il 30,6% da fondi di diritto italiano e per il restante
69,4% di fondi di diritto estero.
In particolare, rispetto ad
ottobre 2012 vi è stato un aumento di +5,3 miliardi di euro
dei fondi obbligazionari, di +935 milioni di fondi
flessibili, di +371 milioni di fondi azionari e di +186
milioni di euro di fondi non classificati cui ha fatto
riscontro una flessione di -363 milioni di fondi bilanciati,
di -302 milioni di fondi monetari e di -280 milioni dei
fondi hedge.
L’ATTIVITÀ FINANZIARIA DELLE FAMIGLIE
Dall’analisi degli ultimi dati disponibili sulle attività
finanziarie delle famiglie in Italia emerge come tale
aggregato ammonti a 3.559 miliardi di euro nel secondo
trimestre del 2012, con una contrazione su base annua del
-2,6%.
Le prime stime dell’Associazione mostrano, a fine 2012, un
assestamento della dinamica della raccolta denominata
in euro da clientela del totale delle banche italiane,
rappresentata dai depositi a clientela residente (depositi
in conto corrente, depositi con durata prestabilita al netto
di quelli connessi con operazioni di cessioni di crediti,
depositi rimborsabili con preavviso e pronti contro termine;
i depositi sono al netto delle operazioni con controparti
centrali) e dalle obbligazioni (al netto di quelle
riacquistate da banche): la variazione annua è risultata
pari a +1,2% (da +1,5% di fine novembre 2012).
Più in particolare, la raccolta bancaria da clientela
residente è risultata pari a 1.754,6 miliardi di euro.
Nel corso dell’ultimo anno lo stock della raccolta
è aumentato di circa 21 miliardi di euro.
L’osservazione delle diverse componenti mostra come i
depositi da clientela residente (al netto delle operazioni
con controparti centrali, dei depositi con durata
prestabilita connessi con operazioni di cessioni di crediti)
abbiano registrato una variazione tendenziale pari a +5,7%
(+6% a novembre 2012, il valore più sostenuto da febbraio
2010).
A novembre 2012 – da oltre un anno – è risultato negativo
il trend dei depositi dall’estero: in particolare, quelli
delle banche italiane sono stati pari a circa 356,3 miliardi
di euro, il 14,8% in meno di un anno prima (-15,9% il mese
precedente). (Public Policy)
SPE