La proposta FdI per riconoscere l’italiano come “lingua ufficiale”

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ROMA (Public Policy) – Tra i progetti di legge depositati negli ultimi giorni in Parlamento, anche un ddl sul “Riconoscimento dell’italiano come lingua ufficiale della Repubblica”. A presentarlo, a Palazzo Madama, è stato il senatore di Fratelli d’Italia, Roberto Menia.

Il testo della proposta non è ancora disponibile, tuttavia, si tratta di un tema, quello del “riconoscimento” della lingua italiana, al centro di altre iniziative avanzate da Fratelli d’Italia nella scorsa legislatura. Una su tutte, la pdl di modifica degli articoli 6 e 12 della Costituzione, in materia di riconoscimento della lingua italiana come lingua ufficiale della Repubblica e di proclamazione dell’inno nazionale, presentata a Montecitorio il 31 maggio 2018 da Fabio Rampelli, e ripresentata anche al Senato, poco dopo (6 agosto 2018) dall’esponente FdI, Antonio Iannone (FdI).

Sempre il 31 maggio 2018, Rampelli aveva presentato un’altra pdl “per la tutela e la promozione della lingua italiana e istituzione del Consiglio superiore della lingua italiana”. Quest’ultima pdl, si legge nella relazione introduttiva, “con l’intento di tutelare il patrimonio linguistico italiano” garantiva “l’utilizzo della lingua italiana nella fruizione di beni e di servizi, nell’informazione e nella comunicazione, nelle attività scolastiche e universitarie, nonché nei rapporti di lavoro e nelle strutture organizzative degli enti pubblici e privati”. Inoltre prevedeva “l’istituzione del Consiglio superiore della lingua italiana, concepito come un organismo di ausilio al Governo nazionale, in cui la componente politica e quella culturale e accademica possano confrontarsi nell’ambito delle rispettive competenze”. (Public Policy) VAL