(Public Policy) – Roma, 20 nov – Per poter continuare a
sostenere le comunità locali le Banche di credito
cooperativo devono rafforzarsi valorizzando al massimo le
potenzialità di una rete di banche al servizio del
territorio.
Il governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco richiama
la necessità di “perseguire la crescita qualitativa del
management delle Bcc e il miglioramento di processi e
strumenti di supporto per le funzioni di governo e controllo
e per la gestione dei rischi creditizi e finanziari, che
facilitino tra l’altro la definizione di politiche di
rafforzamento strutturale della liquidità in vista della
restituzione dei finanziamenti dell’Eurosistema”.
Visco ritiene necessari anche interventi di
razionalizzazione delle reti di sportelli delle Bcc e la
riorganizzazione della rete associativa e di supporto “per
eliminare inefficienze operative non più sostenibili”.
Il governatore ricorda l’attivazione del Fondo di garanzia
istituzionale che potrà sanare debolezze del sistema, quali
la frammentazione di processi e sistemi informativi; la
disomogeneità degli standard operativi delle Federazioni
locali; la gestione della liquidità del sistema.
La Banca d’Italia segue da vicino l’iniziativa, dice il
governatore, rammentando l’approvazione a fine 2011 dello
Statuto del Fondo.
“Prima dell’avvio dell’operatività – sottolinea Visco –
restano da sciogliere alcuni nodi: l’iniziativa deve
tradursi in un tasso di adesione molto elevato; deve essere
valutata attentamente la sostenibilità degli impegni assunti
dal Fondo in merito all’ampia garanzia offerta agli Istituti
centrali”.
L’evoluzione del contesto di riferimento pone rilevanti
sfide alle piccole banche locali e la stessa iniziativa del
Fondo, pur innovativa, non deve essere vista come un punto
di arrivo.
Conclude Visco: “La categoria deve orientarsi con
determinazione verso sempre più incisive azioni di
miglioramento della rete di supporto alle singole Bcc, anche
ai fini della qualificazione dell’offerta di prodotti e
servizi. Occorre agire per superare i vincoli operativi e
dimensionali senza disperdere i tradizionali valori del
localismo e della mutualità”. (Public Policy)
SPE