Dai monopattini agli autovelox: le modifiche al Codice della strada

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di Valentina Pigliautile

ROMA (Public Policy) – È in dirittura d’arrivo, in aula alla Camera, il ddl Sicurezza stradale, che riscrive, modificandolo, il Codice della strada. Più di 100 le modifiche messe a punto nella commissione Trasporti della Camera dove il provvedimento è stato esaminato in prima lettura. Lungo è stato l’iter che ha contrassegnato il provvedimento: dopo l’approvazione in via preliminare dal Consiglio dei ministri del 27 giugno, il ddl ha ricevuto l’ok definitivo dal Cdm del 18 settembre. Per l’incardinamento nella nona di Montecitorio, avvenuto il 25 ottobre,  è stato necessario, dunque, attendere un altro mese. Il lungo esame è dipeso dalla scelta di non proporre emendamenti segnalati sul tema e di procedere per temi, proponendo dove possibile riformulazioni a partire dagli emendamenti presentati da diversi gruppi.

Tra i temi del ddl delega, quello dei monopattini elettrici per cui si prevede l’obbligo, di caso, targa e assicurazione, ma rispetto al quale non sono state apportate modifiche in sede referente. Passato, invece, con il parere contrario di relatori e del Governo, l’emendamento che chiede di specificare – all’interno del decreto che il Mit sarà chiamato a emanare – la tipologia di officine autorizzate all’installazione dell’alcolock all’interno delle autovetture. La proposta era stata originariamente presentata sia da FdI che dalle opposizioni, ma la maggioranza l’aveva successivamente ritirata e l’emendamento delle opposizioni aveva appunto ricevuto parere negativo da parte del Governo. Le minoranze – con i primi firmatari degli emendamenti identici sono Pastorino (+Europa) , Giulia Pastorella (Az), Francesca Ghirra (Avs) , Emanuele Barbagallo (Pd) e Maria Chiara Gadda – hanno deciso di non ritirare le proposte. Che sono state poste ai voti e, appunto, approvate.

Dibattito aperto anche sulle proposte di modifica relative agli angoli ciechi. Le opposizioni hanno giudicato “vaga” la proposta di rifomulazione sul tema che non conteneva “nemmeno la parola ‘angoli ciechi’ nel testo e che non conteneva l’adeguamento al parco mezzi esistente del rispetto delle norme europee, che per i nuovi mezzi renderanno i dispositivi obbligatori da giugno”.

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@_ValPigliautile