Dalla rottamazione alla Rai: gli emendamenti al dl Fisco

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ROMA (Public Policy) – Ravvedimento per i soggetti che aderiscono al concordato preventivo, rifinanziamento dell’Ape sociale e modifiche ai contributi previsti per le Zone economiche speciali. Sono queste alcune delle misure contenute nel dl Fisco, approvato il 15 ottobre dal Consiglio dei ministri e, attualmente, all’esame della commissione Bilancio del Senato, dove i gruppi parlamentari hanno depositato 381 emendamenti.

L’iter del provvedimeno riprenderà questa settimana, con le dichiarazioni di inammissibilità relative alle proposte di modifica, mentre le votazioni sugli emendamenti sono attese per la settimana successiva. Il decreto dovrebbe poi arrivare in aula a Palazzo Madama l’ultima settimana di novembre, per essere approvato in via definitiva entro il 18 dicembre.

Vediamo alcune delle principali istanze avanzate dalle forze politiche negli emendamenti presentati.

ROTTAMAZIONE QUINQUIES 

Una nuova rottamazione per le cartelle “dal 1° luglio 2022 al 31 dicembre 2023”. Lo chiede un emendamento al dl a prima firma del senatore di Forza Italia Claudio Lotito, che riapre i termini inizialmente previsti dalla legge di Bilancio 2022 che aveva stabilito che “i debiti risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 30 giugno 2022” potessero “essere estinti, versando solo le somme dovute a titolo di capitale e quelle maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notificazione della cartella di pagamento”.

L’emendamento del senatore azzurro prevede anche che il pagamento delle somme dovute possa essere effettuato in unica soluzione entro il 31 luglio 2025, o essere dilazionato in un massimo di diciotto rate.

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LUC-VAL