di Francesco Ciaraffo
ROMA (Public Policy) – Ci sono voluti sette mesi (se si conta dalla data di approvazione in Cdm) o cinque (se se considera che la prima seduta della commissione Industria al Senato sul punto si è riunita il 12 gennaio) per il primo via libera del ddl Concorrenza al Senato. Ora il testo passa alla Camera dove, in base a un accordo politico, saranno esaminati gli articoli su taxi e Ncc e norme su infrastrutture digitali e tlc.
Tantissime le tensioni politiche sul provvedimento tanto che è stato necessario un intervento del presidente del Consiglio, Mario Draghi, che ha riunito un Cdm ad hoc durante il quale ha chiesto alle forze di maggioranza di approvare il ddl in Senato entro maggio, altrimenti l’Esecutivo avrebbe posto la questione di fiducia. Gli attriti maggiori si sono registrati su balneari e idroelettrico; punti sui quali si è raggiunto un accordo solo dopo settimane di trattativa.
In base a un cronoprogramma messo a punto a metà aprile dal Governo, i lavori in Senato sarebbero dovuti terminare a inizio di questo mese. Il provvedimento sarebbe poi dovuto essere approvato alla Camera a inizio luglio. La terza lettura – sempre in base al cronoprogramma di aprile – dovrebbe avvenire entro la metà di luglio.
Ma vediamo le principali modifiche apportate a Palazzo Madama:
GAS, VERSO NUOVI CRITERI DI GARA
Saranno modificati i criteri di gara per le concessioni di distribuzione del gas. Il ministro della Transizione ecologica e il ministro per gli Affari regionali, sentita l’Arera, predisporranno un decreto con il quale aggiornerà i criteri di gara prevedendo in particolare “l’aggiornamento dei criteri di valutazione degli interventi di innovazione tecnologica” per “valorizzare nuove tipologie di intervento più rispondenti al rinnovato quadro tecnologico”.
Modificata anche la disciplina delle gare di affidamento del servizio di distribuzione del gas naturale: il gestore, nell’offerta di gara, potrà versare agli enti locali l’ammontare pari al valore dei titoli di efficienza energetica corrispondenti agli interventi di efficienza energetica previsti nel bando di gara e, come stabilito da un emendamento approvato in commissione, offerti secondo le modalità definite nello schema di disciplinare di gara tipo. Inoltre, è stato specificato che il valore dei titoli di efficienza energetica da versare agli enti locali è determinato ogni anno secondo la normativa in vigore in base al dm Mise 226/2011.
SLITTANO GARE IDROELETTRICHE
Slitta il termine per l’effettuazione delle gare per le concessioni delle grandi derivazioni idroelettriche dal 31 dicembre 2022 al 31 dicembre 2023. Lo scudo del golden power è invece rientrato nel dl Taglia prezzi. Gli asset strategici, anche se in concessione – è stato stabilito – rientreranno nell’ambito di applicazione del golden power. Nello specifico, saranno coperti da golden power “i beni e i rapporti di rilevanza strategica per l’interesse nazionale, anche se oggetto di concessioni, comunque affidate, incluse le concessioni di grande derivazione idroelettrica”.
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@fraciaraffo