ROMA (Public Policy) – Alla Camera si sta esaminando un altro decreto su cui si potranno scaldare gli animi della maggioranza, ovvero il dl Semplficazioni fiscali, in cui ad esempio c’è la norma sulla sanatoria per i lavoratori extra comunitari irregolari, che non piace alla Lega. Il provvedimento è all’esame delle commissioni Bilancio e Finanze della Camera.
Dei 937 emendamenti presentati al dl nelle commissioni V e VI di Montecitorio, più della metà, ovvero 485 (contando anche le riammissioni), sono stati dichiarati inammissibili. Tra le modifiche finite nella tagliola delle ammissibilità anche diversi emendamenti bipartisan che tornavano sul tema della cessione del credito del superbonus al 110% e degli altri bonus edilizi, in particolare in materia di responsabilità.
Visto il numero di emendamenti ‘cassati’, non sono stati fatti segnalati e dunque i 452 emendamenti rimasti in piedi verrano tutti posti ai voti, a partire da lunedì 18 luglio. Per questo l’approdo nell’aula della Camera del decreto – inizialmente previsto per l’11 luglio – è stato rinviato a data da destinarsi. Le commissioni puntano infatti a dare il via libera al dl entro venerdì 22 luglio per inviare il testo in aula il 25 luglio.
Tra gli emendamenti presentati al dl ce ne sono otto identici e bipartisan, rispettivamente di Pd, Coraggio Italia, FdI, Lega Nord, FI, Leu, Iv e M5s che chiedono di eliminare le comunicazioni trimestrali dei dati delle liquidazioni periodiche Iva. Gli emendamenti chiedono la soppressione dell’articolo 21 bis del dl 78/2010 che finora prevede l’obbligo – per le partite Iva – di trasmettere telematicamente all’Agenzia delle entrate, entro l’ultimo giorno del secondo mese successivo a ogni trimestre, una comunicazione dei dati contabili riepilogativi delle liquidazioni periodiche dell’imposta effettuate. (Public Policy) VIC