ROMA (Public Policy) – Sono più di 50 i provvedimenti attuativi contenuti nel dl Sostegni bis che ha iniziato da poco l’esame in commissione Bilancio alla Camera. Si tratta di un numero maggiore rispetto al fardello attuativo lasciato dal primo dl Sostegni dopo la conversione del Parlamento. Dallo studio fatto da Public Policy, sembra così disatteso l’invito del sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei ministri, Roberto Garofoli, che in una relazione illustrata un mese fa in Cdm aveva invitato i ministeri a ridurre i rinvii a norme attuative.
Tra gli attuativi governativi in senso stretto spiccano il dm per sbloccare il fondo da 100 milioni per le attività chiuse, il dm a firma Garavaglia sul riparto dei 50 milioni a centri storici e città d’arte, i dpcm su proposta Vezzali per assegnare più di 230 milioni destinati al sostegno al settore sportivo, il dm Mise per dare 100 milioni ad Alitalia, il dm a firma Orlando da 20 milioni sul fondo alle scuole dei mestieri e il dm Viminale da 500 milioni da distribuire tra i Comuni per la solidarietà alimentare.
Segnaliamo poi l’addendum tra Mef e Cassa depositi e prestiti alla convenzione per il pagamento di 1 miliardo di debiti commerciali degli enti territoriali. Attesi anche provvedimenti dell’Agenzia delle entrate sui contributi a fondo perduto (8 miliardi) e sul credito d’imposta per la sanificazione e l’acquisto di dispositivi di protezione (fino a 200 milioni).