Gli attuativi del decreto Sostegni (il primo) sono raddoppiati

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di Michele De Vitis

ROMA (Public Policy) – Dopo l’esame nelle commissioni Bilancio e Finanze del Senato, secondo un’analisi fatta da Public Policy, è quasi raddoppiato il numero dei provvedimenti attuativi del primo decreto Sostegni (giovedì il Cdm ha approvato il bis), salito da circa 20 a circa 40.

Tra le norme e gli stanziamenti che richiederanno dpcm o dm o altri provvedimenti delle Agenzie si segnalano, tra gli altri, l’esenzione dalla prima rata Imu per il 2021 (142,5 milioni, serve un dm del Viminale), i fondi aggiuntivi alle società dilettantistiche (50 milioni di euro, necessario dpcm su proposta Vezzali), i contributi a fondo perduto per le startup (20 milioni da ripartire con dm Mef), i fondi alle città d’arte e ai borghi (10 milioni da assegnare secondo requisiti definiti da un dm Lamorgese, di concerto con Franceschini) e il credito d’imposta alle imprese che svolgono attività teatrali e spettacoli dal vivo (10 milioni, si attende un provvedimento dell’Agenzia dell’entrate).

Anche gli 8 milioni stanziati per l’indennità Covid per i lavori in somministrazione del comparto sanità sono bloccati da un attuativo, un dm del ministero della Salute, di concerto con Mef e ministero del Lavoro. Stessa sorte per i 2 milioni ai comuni che individuano seggi alternativi alle scuole, da ripartire secondo i criteri che definirà con dm il Viminale entro metà giugno.

Aumentano anche i provvedimenti necessari per attuare la norma sui 700 milioni di euro per contributi in favore delle attività nei comuni a vocazione montana appartenenti a comprensori sciistici. Entro il 30 aprile un dm del ministro Garavaglia, di concerto con Mef e con il Ministro per gli Affari regionali, avrebbe dovuto ripartire d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, queste risorse tra le Regioni. In realtà durante l’esame al Senato è totalmente cambiato l’impianto del fondo e dopo l’entrata in vigore della legge di conversione serviranno due provvedimenti attuativi per assegnare 470 milioni di euro.

430 milioni di euro dei 700 saranno erogati con provvedimento del ministro Garavaglia di concerto con il Mef in favore degli esercenti attività di impianti di risalita a fune. Altri 40 milioni saranno erogati in favore dei maestri di sci e saranno distribuiti a Regioni e Province autonome con dm del ministro Garavaglia di concerto con il Mef, d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, in base al numero degli iscritti negli albi professionali regionali e provinciali al 14 febbraio 2021. Saranno poi Regioni e Province autonome a definire con proprio provvedimento criteri e modalità di assegnazione dei contributi ai beneficiari. (Public Policy)

@micdv