leggi anche: il Twist d’Aula di Massimo Pittarello
+++ La diretta Public Policy: in abbonamento +++
di Viola Contursi
ROMA (Public Policy) – Impegnare il Governo a intavolare un dialogo con l’Europa “con riferimento al bilancio triennale 2019-2021”, con l’obiettivo di chiedere (e ottenere) maggiori spazi di flessibilità, e l’obiettivo finale (non detto) di tentare di far slittare di un anno il pareggio di bilancio (attualmente previsto per il 2020). Questa una indicazione inserita nell’ultima versione della bozza di risoluzione sul Def, messa a punto da M5s e Lega in vista della votazione nelle aule di Camera e Senato.
Nello specifico, l’ultima bozza di risoluzione di maggioranza, che Public Policy è in grado di anticipare, impegna il Governo “ad individuare le misure da adottare nel 2018 nel rispetto dei saldi di bilancio e a riconsiderare in tempi brevi il quadro di finanza pubblica nel rispetto degli impegni europei per quanto riguarda i saldi di bilancio 2019-2021”. Questo passaggio, viene spiegato, implicherebbe la richiesta di maggiori spazi di flessibilità in Europa, con l’ipotesi, appunto, di rinviare il pareggio di bilancio di un anno.
Per il resto la bozza di risoluzione impegna il Governo, si legge nella versione visionata da Public Policy, “a presentare al Consiglio europeo e alla Commissione europea il programma di stabilità e il Programma nazionale di riforma; ad assumere tutte le iniziative per favorire il disinnesco della clausole di salvaguardia inerenti l’aumento delle aliquote Iva e delle accise su benzina e gasoli; ad individuare gli interventi prioritari necessari per dare attuazione alle linee programmatiche indicate dal presidente del Consiglio dei ministri nelle sue comunicazioni alle Camere e su cui ha ottenuto la fiducia” e dunque al contratto di Governo M5s-Lega “sottoponendo tempestivamente tali nuovi indirizzi all’approvazione parlamentare e presentando quindi al Consiglio europeo e alla Commissione europea un aggiornamento del Programma di stabilità e del Programma nazionale di riforma”.
Proprio questo ultimo impegno, che non dovrebbe arricchirsi di particolari (sebbene inizialmente la Lega avrebbe voluto una specifica in materia fiscale), fa sì che la risoluzione di maggioranza non sarà votata dalle opposizioni. Con il riferimento alle linee programmatiche del Governo infatti, fanno sapere dal Pd, è svanita la possibilità di approdare a una risoluzione condivisa, auspicio che era stato della stessa Laura Castelli – M5s – prima relatrice al Def alla Camera e ora viceministro al Mef.
@VioC