Dl Reddito-Quota 100, il punto su navigator e nomine Inps

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ROMA (Public Policy) – Rimane alta la tensione tra Governo e Regioni sull’assunzione dei navigator. La scorsa settimana il ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, ha incontrato proprio gli assessori regionali. “L’obiettivo di tutti è quello di evitare uno scontro istituzionale con una soluzione condivisa che permetta di affrontare nel migliore dei modi anche quella difficile fase di transizione che caratterizzerà l’impatto del provvedimento reddito di cittadinanza tenendo conto del ruolo e delle competenze di ciascuno, andando avanti partendo proprio dalle richieste e dalle proposte delle regioni che anche oggi sono state compatte spiegando al ministro il perché di molte perplessità e di diverse preoccupazioni”, ha detto Cristina Grieco, assessore della Regione Toscana e coordinatrice della commissione Lavoro della Conferenza delle Regioni.

Regione Toscana che nel pomeriggio di lunedì ha diramato una nota spiegando che farà ricorso alla Corte costituzionale. Per l’ente guidato da Enrico Rossi serve infatti un concorso per reclutare il personale dei centri per l’impiego (i navigator, appunto). “Non prenderemo – si legge – professionisti assunti senza le procedure concorsuali previste dalla stessa Carta. Lavoriamo per poter dare lavoro a tempo indeterminato”, viene affermato in una nota.

Il punto è che le Regioni non vogliono essere scavalcate dal Governo sull’assunzione dei 6mila navigator. Una questione politica, certo, ma anche tecnica. Essendo i centri per l’impiego gestiti dalle Regioni, non vogliono che trascorsi i due anni ‘coperti’ per il pagamento dei navigator questi rimangano in capo alle Regioni con risorse da trovare. E sul punto è intervenuta anche la commissione Questioni regionali. Nel parere espresso sul decretone, infatti, si legge: “approfondire la relazione tra l’autorizzazione di spesa a favore di Anpal Servizi Spa per individuare personale in grado di seguire i beneficiari del Reddito di cittadinanza nella ricerca di lavoro (i cosiddetti Navigator) e le attuali competenze dei centri per l’impiego regionali, anche nell’ottica di un superamento delle difficoltà che hanno finora caratterizzato il funzionamento di tali centri”.

E sul tavolo del Governo c’è anche il dossier Inps. Scaduto il mandato di Tito Boeri, l’Esecutivo cerca un successore (che sarà non più presidente dell’Istituto, ma del cda, istituito dal dl Reddito di cittadinanza-quota 100). Il M5s spinge per Pasquale Tridico, consigliere del vicepresidente del Consiglio Luigi Di Maio e tra gli artefici del reddito di cittadinanza, mentre la Lega preme per Mauro Nori, già in Inps come  direttore generale Inps tra 2010 e 2015 e ora consigliere del ministro dell’Economia, Giovanni Tria.

Sul tema è intervenuto lunedì, nel corso del Giornale Radio Rai, il sottosegretario al Lavoro, esponente della Lega, Claudio Durigon: “Nei prossimi giorni troveremo l’opportunità di nominare un commissario, ma subito dopo – appena il decreto verrà votato – si potrà provvedere alla nomina di tutto il cda e del futuro presidente. Sicuramente sarà necessaria una figura del presidente e del cda, ma in questi pochi giorni che ci rimangono si può continuare a lavorare come si sta lavorando fino ad ora. Le persone di cui si parla – Nori, Tridico, Reboani – sono tutte persone valide”. (Public Policy) FRA