DIRITTI CIVILI, MATRIMONIO E ADOZIONI GAY, LE POSIZIONI DEI PARTITI

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(Public Policy) – Roma, 11 gen – La prima sezione civile
della Corte di Cassazione, presieduta da Maria Gabriella
Luccioli, ha respinto il ricorso di un padre contro
l’affidamento esclusivo del figlio alla madre, perché
omosessuale. Per la Corte si tratta di un “mero pregiudizio”
sostenere che “sia dannoso per l’equilibrato sviluppo del
bambino il fatto di vivere in una famiglia incentrata su una
coppia omosessuale”.

Non è vero che crescere in una famiglia gay può avere
“ripercussioni negative sul bambino” come sostenuto dalla
difesa del padre, che si richiamava anche all’articolo 29
della Costituzione che dice che “la Repubblica riconosce i
diritti della famiglia come società naturale fondata sul
matrimonio”. Ma quali sono le posizioni dei partiti che
competono alle prossime elezioni, su matrimonio e adozioni
gay?

PDL: DIFESA DELLA FAMIGLIA NATURALE
Non c’è ancora un programma elettorale del partito guidato
dal leader Silvio Berlusconi, ma più volte il Centrodestra
in questa campagna elettorale e nel suo precedente governo
ha difeso la famiglia “naturale” fondata sul matrimonio tra
una donna e un uomo, escludendo le coppie gay. Lo ha
ribadito il segretario del partito Angelino Alfano ieri
sulle pagine di Avvenire, la famiglia è quella fondata sul
matrimonio, “per noi sarà sempre e solo così”.

Il responsabile delle politiche per la famiglia del Pdl è
Carlo Giovanardi, già sottosegretario alla presidenza del
Consiglio, passato nella Dc e poi nell’Udc. Ha proposto un
contratto di solidarietà da inserire nel Codice Civile, per
disciplinare quei rapporti di convivenza fra persone che
vivono assieme, dopo che la Corte Costituzionale ha sancito
il “diritto alla vita familiare” anche delle coppie gay, a
marzo dello scorso anno.

Il Pdl nello statuto richiama la famiglia naturale fondata
sul matrimonio “formata dall’unione di un uomo e di una
donna, nella quale far nascere, crescere ed educare i
figli”. Non c’è riferimento alle coppie gay.

LA CARTA D’INTENTI DEL PD
Nella Carta d’Intenti, programma elettorale del Pd, c’è il
riconoscimento delle coppie gay. Al capitolo diritti:
“Daremo sostanza normativa al principio riconosciuto dalla
Corte costituzionale, per il quale una coppia omosessuale ha
diritto a vivere la propria unione ottenendone il
riconoscimento giuridico”.

Il segretario del partito Pier
Luigi Bersani si è recentemente espresso in tv sulla forma
di riconoscimento, il modello tedesco delle “unioni
registrate”. Non c’è apertura alle adozioni omosessuali,
anche se Paola Concia, deputata e attivista per i diritti
omosessuali, da poco ricandidata senza passare dalle
primarie definisce un “pregiudizio” quello verso le coppie
omosessuali di non poter crescere figli.

SCELTA CIVICA CON MONTI
L’Agenda Monti, la bozza pubblicata poco dopo la conferenza
stampa di Natale, non specifica la posizione della coalizione
(a cui appartengono anche Udc e Fli) sui diritti civili e le unioni
omosessuali. Né tanto meno sulle adozioni ai gay. Ma uno dei candidati
più in vista della coalizione, l’ex presidente delle Acli, Andrea Olivero
oggi dichiara: “Il nostro impegno, in una formazione che sara’ plurale,
sara’ a difesa della famiglia costituzionalmente intesa e
della persona umana, come lo stesso Monti ha garantito”.

SEL: SÌ AL MATRIMONIO
L’alleato più a sinistra del Pd, Sel è a favore delle
unioni omosessuali e, di più, del matrimonio. Il suo leader
dichiaratamente omosessuale, il governatore della Puglia
Nichi Vendola è anche a favore delle adozioni. Nel suo
programma per le primarie del Centrosinistra c’è il
riconoscimento del matrimonio tra omosessuali ma non
l’adozione. Ma si attende il programma elettorale del
partito definitivo.

FRATELLI D’TALIA: NO A RICONOSCIMENTO GAY
Nessuna apertura sull’argomento unioni omosessuali arriva
dalla nuova formazione di Centrodestra, Fratelli
d’Italia-Centrodestra nazionale. Nonostante il lungo
programma elettorale, caricato pochi giorni dopo
l’ufficializzazione del movimento ed aperto ai contributi
anche dei cittadini al capitolo “Tutela della natalità e
della famiglia”, si elencano molti punti e interventi
concreti, ma nessuno di questi prevede il riconoscimento
delle adozioni gay o le unioni tra persone dello stesso
sesso.

LEGA NORD: UNIONI DI FATTO SOLO ETERO
La Lega Nord è chiara sul punto. Nel sito del movimento
specifica alla voce famiglia che “in ottemperanza agli
articoli 29, 30 e 31 della Costituzione, riconosce nella
famiglia il naturale nucleo educativo e formativo per lo
sviluppo degli individui che compongono la società e la
concepisce come unione matrimoniale tra eterosessuali avente
funzione sociale e genitoriale”. Si apre a un riconoscimento
delle unioni di fatto, ma solo tra persone di sesso diverso.

M5S: SÌ DI GRILLO AI MATRIMONI
Il movimento guidato dal comico genovese Beppe Grillo
trascura il tema dei diritti civili. Nel programma
scaricabile dal sito (e che comunque è in rielaborazione)
non c’è traccia di temi come la famiglia, il riconoscimento
delle coppie di fatto e delle unioni omosessuali.

Grillo sul suo sito però scrive a luglio: “Io sono
favorevole al matrimonio tra persone dello stesso sesso,
ognuno deve poter amare chi crede e vivere la propria vita
con lui o con lei tutelato dalla legge”. L’assenza di una
legge sulle coppie di fatto per Grillo è una “vergogna”.

La sezione lombarda del movimento e la sua candidata
“portavoce” alla presidenza della regione, Silvana Carcano,
a dicembre hanno dichiarato che “per il M5S Lombardia le
pari opportunità e i diritti civili sono una priorità che,
secondo noi, a differenza che in passato, va perseguita con
chiarezza e senza ambiguità”. (Public Policy)

LAP