ROMA (Public Policy) – La commissione Lavoro alla Camera ha approvato l’emendamento che rende strutturale dal 1° luglio 2017 la Dis-coll, l’indennità di disoccupazione per i collaboratori.
La stessa modifica approvata estendere l’indennità, istituita con il Jobs act e al momento riferita solo a contratti co.co.co e co.co.pro., ad assegnati e dottorandi di ricerca. Su queste figure è posta un’aliquota contributiva pari allo 0,51%.
L’aliquota è dovuta anche da amministratori e sindaci. Questa non è fissa. In caso di scostamenti della spesa il ministero del Lavoro e il Mef “adottano le iniziative volte alla revisione dell’aliquota contributiva”, per “evitare nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”.
L’emendamento interviene anche sui requisiti per ricevere la Dis-coll. Per i casi riconosciuti dal 1° luglio prossimo, non si applica il requisito in base al quale i soggetti possono “far valere, nell’anno solare in cui si verifica l’evento di cessazione dal lavoro, un mese di contribuzione oppure un rapporto di collaborazione di durata pari almeno ad un mese e che abbia dato luogo a un reddito almeno pari alla metà dell’importo che da’ diritto all’accredito di un mese di contribuzione”. (Public Policy)