(Public Policy) – Roma, 8 ago – Dalla garanzia dello Stato
per il pagamento alle imprese dei restanti debiti Pa (oltre
ai 40 miliardi già impegnati) alla riduzione dei limiti per
i contratti flessibili, allo stop alla pubblicità anche per
le sigarette elettroniche, come per le ‘bionde’.
Queste alcune delle novità introdotte al dl Lavoro-Iva
prima dal Senato (che lo ha approvato il 31 luglio scorso) e
poi dalla Camera che ieri lo ha convertito in legge con 265
voti favorevoli e 118 contrari.
FONDO GARANZIA STATO PAGAMENTO ALTRI DEBITI PA DA 2014
Lo Stato, tramite un fondo di garanzia al 1° gennaio 2014,
si farà garante per il pagamento degli altri debiti di parte
corrente delle Pa nei confronti delle imprese, oltre i 40
miliardi già garantiti dal dl debiti Pa votato a giugno dal
Parlamento.
Le risorse da destinare a questo Fondo però saranno
stabilite nella prossima legge di stabilità.
NO INCENTIVO ASSUNZIONI PER GIOVANI SOLI
Gli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato dei
giovani dai 18 ai 29 anni non riguardano i contratti di
lavoro domestico e chi vive da solo con persone a carico.
Per beneficiare degli incentivi all’assunzione, il datore di
lavoro deve fare una ‘ulteriore assunzione entro un mese’ e
il ministero del Lavoro e delle politiche sociali deve
comunicare la data di decorrenza dell’incentivo con avviso
pubblicato nel sito internet istituzionale.
STOP PUBBLICITÀ ANCHE PER SIGARETTE ELETTRONICHE
Divieto di pubblicità per le sigarette elettroniche. Lo
prevede un emendamento al dl Lavoro di Autonomie-Psi-Maie
approvato dall’Aula del Senato.
Nell’emendamento, a prima firma Karl Zeller, si legge: ‘Ai
prodotti di cui al presente comma si applicano le
disposizioni vigenti per i tabacchi lavorati in materia di
divieto pubblicitario e promozionale, nonché di tutela della
salute dei non fumatori’.
6 MILIONI PER PROROGA CONTRATTI A TEMPO ISFOL
Sei milioni, da prelevare nel 2014 dal Fondo per
l’occupazione, verranno utilizzati per prorogare fino al 31
dicembre 2014 i contratti di lavoro a tempo determinato
stipulati dall’Isfol (Istituto per lo sviluppo della
formazione professionale dei lavoratori).
Sempre in merito al personale dell’Isfol viene stabilito
che ‘a decorrere dal 1º gennaio 2012 per il personale
dell’Isfol proveniente dal soppresso Istituto per gli affari
sociali il trattamento fondamentale e accessorio in
godimento presso il soppresso Istituto deve intendersi a
tutti gli effetti equiparato a quello riconosciuto al
personale dell’Isfol, fermo restando che il medesimo
personale conserva sino al 31 dicembre 2011 il suddetto
trattamento in godimento presso l’Istituto per gli affari
sociali’.
Lo stesso emendamento del Governo approvato toglie
cinquanta milioni di euro alla dotazione della struttura di
missione del ministero del Lavoro per l’attuazione della
‘Garanzia per i Giovani’ e la ricollocazione dei
cassintegrati, e li destina al funzionamento dei Comitati
scientifico e tecnico per l’indirizzo dei metodi e delle
procedure per il monitoraggio della riforma del mercato del
lavoro.
CONTRATTI COLLETTIVI PER LAVORATORI ASSOCIATI
Fino al 30 settembre 2013 le aziende possono stipulare con
le associazioni dei lavoratori più rappresentative a livello
nazionale ‘specifici contratti collettivi’ per l’assunzione
con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato
dei lavoratori che sono già parti, in veste di associati, di
contratti di associazione in partecipazione con apporto di
lavoro.
Viene specificato che per le assunzioni ‘sono applicabili i
benefici previsti dalla legislazione per i rapporti di
lavoro a tempo indeterminato’ e che ‘le assunzioni a tempo
indeterminato possono essere realizzate anche mediante
contratti di apprendistato’.
Viene anche disposto che ‘nei sei mesi successivi alle
assunzioni, i datori di lavoro possono recedere dal rapporto
di lavoro solo per giusta causa ovvero per giustificato
motivo soggettivo’.
RIDOTTI LIMITI AI CONTRATTI INTERMITTENTI
Il contratto di lavoro intermittente è ammesso per ciascun
lavoratore per un periodo non superiore a 400 giorni
nell’arco di tre anni ma solo se si riferisce a un contratto
‘del medesimo datore di lavoro’. Viene quindi permesso al
lavoratore di averne anche oltre i 400 giorni ma con datori
di lavoro diversi.
INCENTIVI ASSUNZIONI FONDO ROTAZIONE
Verranno incentivate le assunzioni a tempo indeterminato
che avvengono dopo la riprogrammazione delle risorse del
Fondo di rotazione.
VERIFICA FONDI CON INPS, POI CONTRATTO ENTRO 7 GIORNI
Il datore di lavoro che ha intenzione di assumere un
giovane a tempo indeterminato può chiedere all’Inps se sono
disponibili i fondi per gli incentivi. Dal momento della
risposta positiva dell’Inps, avrà sette giorni per firmare
il contratto e altri sette per comunicarlo, altrimenti perde
l’incentivo.
Il datore di lavoro dovrà presentare una domanda all’Inps
per accedere agli incentivi. L’istituto di previdenza ha
quindi tre giorni per esaminare la domanda e valutare se ci
siano in cassa le risorse necessarie. Dal momento in cui
l’Inps dà l’ok il datore di lavoro avrà sette giorni per
stipulare il contratto a tempo indeterminato e altri sette
per comunicarlo all’Inps.
In caso contrario, se sforerà anche solo di un giorno, ‘il
richiedente decade dalla prenotazione delle risorse, che
vengono conseguentemente rimesse a disposizione di ulteriori
potenziali beneficiari’.
VERIFICA EFFETTI ENTRO 31 DICEMBRE 2015
Entro il 31 dicembre 2015 verrà fatto un monitoraggio e una
verifica sugli effetti degli incentivi alle assunzioni a
tempo indeterminato per i giovani.
LE REGIONI POTRANNO PREVEDERE REQUISITI AGGIUNTIVI
È stato eliminato il comma 17 dell’articolo 1, dando quindi
alle Regioni la possibilità di individuare altri requisiti
per l’erogazione degli incentivi per le assunzioni a tempo
indeterminato.
Il comma 17 infatti prevedeva che, nel prevedere un
ulteriore finanziamento dell’incentivo, le Regioni e
Province autonome non potessero ‘prevedere requisiti
aggiuntivi rispetto a quanto già previsto nel presente
articolo’. Questo comma però è stato eliminato.
NORME APPRENDISTATO STABILI E PER TUTTE LE IMPRESE
I contratti di apprendistato non avranno un carattere
‘eccezionale’ e temporaneo, come nella prima versione del dl
Fare: ovvero potranno essere adottati anche oltre il 31
dicembre 2015. E saranno estesi anche a tutte le imprese,
non solo microimprese, piccole e medie imprese, come nel
testo originario.
Viene anche stabilito che per gli studenti che accedono a
un tirocinio all’estero presso aziende pubbliche ‘l’importo
può essere corrisposto anche in forma di benefici o
facilitazioni non monetari’.
30 MLN IN PIÙ A FONDO PER DIRITTO DISABILI 2013-2014
Trenta milioni in più in due anni (10 nel 2013 e 20 nel
2014) per il fondo per il diritto al lavoro dei disabili. I
30 milioni in due anni, ‘anche al fine di garantire la
compensazione in termini di indebitamento netto e
fabbisogno’ vengono recuperati dal Fondo sociale per
l’occupazione da cui verranno attinti 16,7 milioni di euro
nel 2013 e 33,3 milioni di euro nel 2014.
Viene anche stabilito che i datori di lavoro pubblici e
privati siano ‘tenuti ad adottare accomodamenti ragionevoli,
come definiti dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui
diritti delle persone con disabilità, nei luoghi di lavoro,
per garantire alle persone con disabilità la piena
eguaglianza con gli altri lavoratori’. Il tutto ‘senza nuovi
o maggiori oneri per la finanza pubblica e con le risorse
umane, finanziarie e strumentali disponibili a legislazione
vigente’.
1 MLN PER TIROCINI NEL SETTORE CULTURA
Arriverà un milione di euro nel 2014 per finanziare
tirocini formativi e di orientamento nei settori delle
attività e dei servizi per la cultura per i giovani fino ai
29 anni.
I criteri di accesso al fondo verranno definiti, entro 2
mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione del
dl Lavoro, con decreto del ministro dei Beni e delle
attività culturali e del turismo, di concerto con i ministri
del Lavoro e della Pubblica amministrazione.
Il milione che verrà stanziato per i tirocini culturali
verrà attinto dal Fondo per il pagamento dei canoni di
locazione degli immobili conferiti dallo Stato ad uno o più
fondi immobiliari istituito dalla legge di stabilità 2013.
Gli oneri complessivi del decreto quindi aumentano per il
2014 da 559,375 milioni di euro a 560,375 milioni. Sempre
per quanto riguarda i tirocini un altro emendamento
approvato dispone che ‘per i tirocini formativi e di
orientamento i datori di lavoro pubblici e privati con sedi
in più regioni possono fare riferimento alla sola normativa
della regione dove è ubicata la sede legale’.
NO DEROGHE TIROCINI PER REGIONI SPECIALI
Un altro emendamento approvato nell’Aula del Senato ha
eliminato il comma 4 dell’articolo 2 che dava la
possibilità, fino al 31 dicembre 2015, alle Regioni e
Province autonome di Trento e Bolzano, di ricorrere a
tirocini formativi e di orientamento pur non avendo adottato
la relativa disciplina.
COPERTURE PER ASSUNZIONI, TIROCINI E SOCIAL CARD AL SUD
Più soldi per incentivare le assunzioni e i tirocini nel
Mezzogiorno nel 2015, meno nel 2014. Più soldi nel 2014 per
estendere la sperimentazione della social card al Sud.
Un emendamento del Governo, approvato dall’Aula del Senato,
cambia le coperture per incentivare il lavoro nel Sud
Italia. Se nella versione originale del dl venivano
stanziati nell’ambito del Fondo di rotazione 108 milioni di
euro per il 2013, 108 milioni di euro per il 2014 e 112
milioni di euro per il 2015, per incentivare le assunzioni
al Sud, l’emendamento modifica le coperture per il 2014 e il
2015: nel 2014 verranno erogati 68 milioni di euro e per il
2015 152 milioni di euro.
Cambiano anche le coperture per i tirocini: si passa da 56
milioni di euro nel 2014 e 56 milioni nel 2015 a 16 milioni
di euro nel 2014 e 96 milioni di euro nel 2015.
Vengono inoltre aumentate per il 2014 (e diminuite per il
2015) le risorse per allargare la sperimentazione della
social card alle zone del Sud ancora scoperte. Nel testo
originario del dl Lavoro venivano stanziati per la
sperimentazione della social card al Sud 100 milioni di euro
nel 2014 e 67 milioni di euro nel 2015. L’emendamento invece
dispone 140 milioni di euro nel 2014 e 27 milioni di euro
nel 2015.
PIÙ FONDI PER VALORIZZARE IMMOBILI CONFISCATI
Fondi per per la valorizzazione dei beni immobili
confiscati. Vengono estese alle categorie ‘molto
svantaggiate’ e ai beni ‘immobili confiscati secondo le
leggi antimafia’ le risorse aggiuntive del Fondo di
rotazione per le Regioni del Sud volte a finanziare la
promozione e la realizzazione di progetti e
l’infrastrutturazione sociale e la valorizzazione di beni
pubblici.
RISORSE PER SUD: PRIMA A NUOVI PROGETTI E IMPRESE
Prima risorse per i nuovi progetti di autoimpiego e
valorizzazione di beni pubblici e per le nuove imprese che
abbiano alle spalle un’azienda già avviata.
Per quanto riguarda le risorse aggiuntive del Fondo di
rotazione messe a disposizione delle Regioni del Sud,
‘dovranno essere finanziati, in via prioritaria, i bandi che
prevedano il sostegno di nuovi progetti o imprese che
possano avvalersi di un’azione di accompagnamento e
tutoraggio per l’avvio e il consolidamento dell’attività
imprenditoriale da parte di altra impresa già operante da
tempo, con successo, in altro luogo e nella medesima
attività’.
Ci sarà una remunerazione per l’impresa che svolge
tutoraggio ma ‘solo a fronte di successo dell’impresa
oggetto del tutoraggio’.
SOPPRESSO ARTICOLO 6 SU PERCORSI FORMAZIONE
Viene cancellato dal dl Lavoro l’articolo 6 in materia di
istruzione e formazione, che prevedeva una deroga alla norma
vigente per i percorsi di formazione negli istituti
professionali.
L’articolo 6 prevedeva che gli istituti professionali
potessero ‘utilizzare, nel primo biennio e nel primo anno
del secondo biennio, spazi di flessibilità entro il 25%
dell’orario annuale delle lezioni per svolgere percorsi di
istruzione e formazione professionale in regime di
sussidiarietà integrativa’.
OGNI DUE MESI REPORT SU SERVIZI IMPIEGO REGIONALI
Le Regioni ogni due mesi dovranno comunicare la situazione
dei propri servizi all’impiego. Questi dati saranno raccolti
dalla struttura di missione del ministero del Lavoro, che
verrà istituita dal 1° gennaio 2014 per attuare la ‘Garanzia
per i Giovani’ e la ricollocazione dei cassintegrati.
NO ECCEZIONI A SANZIONI PER DATORI
Niente eccezioni per la sanzione amministrativa da 400 a
2.400 euro prevista per i datori di lavoro che non
comunicano alla Direzione territoriale del lavoro competente
ogni prestazione lavorativa attivata o ciclo integrato di
prestazioni di durata non superiore a trenta giorni.
Questa la modifica al dl Lavoro-Iva introdotta da tre emendamenti
identici, di Sel, M5s e Pd, approvati dall’Aula del Senato.
Il dl Lavoro, all’articolo 7, prevedeva che la sanzione
‘non trova applicazione qualora, dagli adempimenti di
carattere contributivo precedentemente assolti, si evidenzi
la volontà di non occultare la prestazione di lavoro’.
questo passaggio ora viene eliminato.
VARIE BANCHE DATI PER POLITICHE ATTIVE E PASSIVE
Via aperta alla costituzione di molteplici banche dati per
le politiche attive e passive. L’emendamento modifica il
comma 5 dell’articolo 8 che permette al ministero del Lavoro
di stipulare convenzioni con soggetti pubblici e privati per
far confluire i dati in loro possesso nella ‘Banca dati
delle politiche attive e passive’.
Ora il comma 5 stabilisce che questi soggetti pubblici e
privati possano far confluire i dati nella banca dati creata
dal dl Lavoro ‘ed eventualmente in altre banche dati
costituite con la stessa finalità nonché per determinare le
modalità più opportune di raccolta ed elaborazione dei dati
su domanda e offerta di lavoro secondo le migliori tecniche
ed esperienze’.
PIÙ FLESSIBILE LAVORO INTERMITTENTE TURISMO E CULTURA
Maggiore flessibilità per il lavoro intermittente per il
turismo, i pubblici esercizi e gli spettacoli. Con un
emendamento al decreto Lavoro-Iva approvato all’unanimità
dall’aula del Senato salta il tetto di 400 giorni in tre
anni, limite oltre il quale il contratto deve essere
convertito a tempo indeterminato.
La proposta, a prima firma di Pietro Ichino di Scelta
Civica (poi riformulata e sottoscritta da senatori di altri
gruppi), aveva ottenuto il parere favorevole del Governo.
ANCHE STRANIERI CON LAUREA IN ELENCO ANAGRAFICO
Viene estesa anche agli stranieri che hanno conseguito una
laurea triennale o specialistica in Italia (e non solo a
quelli con master o dottorato) la possibilità di essere
inseriti per 12 mesi nell’elenco anagrafico di chi cerca
lavoro o chiedere la conversione in permesso di soggiorno
per lavoro.
PER STRANIERI ALLOGGIATI DATORE PROVVEDE A ‘DENUNCIA’
Per gli ‘stranieri alloggiati’, è il datore di lavoro che
assolve all’obbligo di denuncia di ‘ospitalità’ alle
autorità attraverso la comunicazione obbligatoria alla
sezione circoscrizionale.
La comunicazione obbligatoria è quella prevista per ogni
lavoratore e che il datore di lavoro deve fare entro cinque
giorni dall’assunzione comunicando il nominativo del
lavoratore assunto, la data dell’assunzione, la tipologia
contrattuale, la qualifica ed il trattamento economico e
normativo.
ESTESI AL 2016 SGRAVI FISCALI STARTUP
Meno limiti e un anno in più di sgravi fiscali per le
startup. L’emendamento elimina il termine di 60 giorni
dall’entrata in vigore del dl Crescita del governo Monti (10
ottobre 2012) dato in precedenza alle società già costituite
al tempo del decreto per presentare una dichiarazione di
requisiti validi per essere ammessi agli incentivi per le
startup.
Si prolunga inoltre di un anno, ovvero estende anche al
2016, gli sgravi Irpef (19%) per le startup e lo scorporo
dalla formazione del reddito del 20% della somma investita
nel capitale sociale di una o più startup. Per coprire
questi ulteriori incentivi viene tagliata ulteriormente la
dotazione della Cassa conguaglio del settore elettrico.
5,5 MILIONI IN PIÙ NEL 2014 A FONDO LAVORO DETENUTI
Nel 2014 verrà incrementato di 5,5 milioni di euro il fondo
per sostenere l’attività lavorativa dei detenuti.
Il Fondo viene incrementato di 5,5 milioni di euro nel 2014
prendendo le risorse dal contributo unificato per il
processo civile e amministrativo. (Public Policy)
VIC