foto La Presse
(Public Policy) – Roma, 30 lug – Niente incentivi per
l’assunzione di giovani single con persone a carico, un
milione di euro per i tirocini nel settore cultura, stabili
gli incentivi per l’apprendistato.
Queste, due delle novità inserite nel testo del dl Lavoro
dall’Aula del Senato, che ieri ha approvato i primi due
articoli e ora si appresta a votare gli altri, per poi
licenziare il testo e inviarlo alla Camera.
L’articolo 1 dispone incentivi per quei datori di lavoro
che assumono a tempo indeterminato giovani da 18 a 29 anni
che siano disoccupati da almeno 6 mesi o privi di un diploma
di scuola media superiore.
L’articolo 2 affronta invece il contratto di apprendistato
(per cui le Regioni dovranno adottare le linee guida entro
il 30 settembre), che viene esteso a tutte le aziende, e gli
incentivi ai tirocini.
NO INCENTIVO ASSUNZIONI PER GIOVANI SOLI
Gli incentivi per le assunzioni a tempo indeterminato dei
giovani dai 18 ai 29 anni non riguardano i contratti di
lavoro domestico e chi vive da solo con persone a carico.
Questa la modifica introdotta nel dl Lavoro da un
emendamento, approvato dalle commissioni Lavoro e Finanze
del Senato e ora approvato dall’Aula di Palazzo Madama.
L’emendamento approvato, l’1.500 (a cui è stata espunta la
lettera c), dispone anche che, per beneficiare degli
incentivi all’assunzione, il datore di lavoro debba fare una
“ulteriore assunzione entro un mese” (l’emendamento 1.31
approvato in Aula dispone che l’assunzione debba essere di
lavoro dipendente) e che il ministero del Lavoro e delle
politiche sociali debba comunicare la data di decorrenza
dell’incentivo con avviso pubblicato nel sito internet
istituzionale.
Viene inoltre specificato quali sono le regioni del
Mezzogiorno a cui andranno in via prioritaria i fondi per
gli incentivi (Abruzzo, Molise, Campania, Puglia,
Basilicata, Calabria, Sardegna e Sicilia) e viene eliminata
dal dl Lavoro la parte del comma 12 dell’articolo 1 in cui
si prevedeva che le regioni di centro e nord Italia che
volessero accedere ai fondi di incentivo all’occupazione
dovessero farne espressa dichiarazione entro il 30 novembre
2013 al ministero del Lavoro e delle politiche sociali.
Viene inoltre allargata alle regioni del Sud a statuto
speciale la possibilità di accedere a un’ulteriore
finanziamento dell’incentivo.
INCENTIVI ASSUNZIONI POST-RIPROGRAMMAZIONE FONDO ROTAZIONE
Verranno incentivate le assunzioni a tempo indeterminato
che avvengono dopo la riprogrammazione delle risorse del
Fondo di rotazione. È quanto propone un emendamento del
Governo approvato in Aula.
Nel testo originale del dl Lavoro si sancisce che le
assunzioni a tempo indeterminato, incentivate dal decreto,
debbano essere “effettuate a decorrere dal giorno successivo
alla data di entrata in vigore del presente decreto”, non
prima dell’approvazione degli atti di riprogrammazione del
Fondo di rotazione, e non oltre il 30 giugno 2015.
L’emendamento 1.800 del Governo, invece, elimina il
riferimento all’entrata in vigore del decreto, sancendo
invece che i contratti a tempo indeterminato incentivati
debbano essere fatti il giorno dopo la riprogrammazione
delle risorse del Fondo di rotazione, da cui si attingono le
risorse per gli incentivi.
VERIFICA FONDI CON INPS, POI CONTRATTO ENTRO 7 GIORNI
Il datore di lavoro che ha intenzione di assumere un
giovane a tempo indeterminato può chiedere all’Inps se sono
disponibili i fondi per gli incentivi. Dal momento della
risposta positiva dell’Inps, avrà sette giorni per firmare
il contratto e altri sette per comunicarlo, altrimenti perde
l’incentivo.
Lo stabilisce un emendamento del Governo votato ieri sera
dall’Aula del Senato.
Il datore di lavoro dovrà presentare una domanda all’Inps
per accedere agli incentivi. L’istituto di previdenza ha
quindi tre giorni per esaminare la domanda e valutare se ci
siano in cassa le risorse necessarie. Dal momento in cui
l’Inps dà l’ok il datore di lavoro avrà
sette giorni per stipulare il contratto a tempo
indeterminato e altri sette per comunicarlo all’Inps.
In caso contrario, se sforerà anche solo di un giorno, “il
richiedente decade dalla prenotazione delle risorse, che
vengono conseguentemente rimesse a disposizione
di ulteriori potenziali beneficiari”.
VERIFICA EFFETTI ENTRO 31 DICEMBRE 2015
Entro il 31 dicembre 2015 verrà fatto un monitoraggio e una
verifica sugli effetti degli incentivi alle assunzioni a
tempo indeterminato per i giovani.
LE REGIONI POTRANNO PREVEDERE REQUISITI AGGIUNTIVI
Un emendamento già votato dalle commissioni e approvato
ieri dall’Aula elimina il comma 17 dell’articolo 1, dando
quindi alle Regioni la possibilità di individuare altri
requisiti per l’erogazione degli incentivi.
Il comma 17 infatti prevedeva che, nel prevedere un
ulteriore finanziamento dell’incentivo, le Regioni e
Province autonome non potessero “prevedere requisiti
aggiuntivi rispetto a quanto già previsto nel presente
articolo”. Questo comma però è stato eliminato.
NORME APPRENDISTATO STABILI E PER TUTTE LE IMPRESE
I contratti di apprendistato non avranno un carattere
“eccezionale” e temporaneo: ovvero potranno essere adottati
anche oltre il 31 dicembre 2015. E saranno estesi anche a
tutte le imprese, non solo microimprese, piccole e medie
imprese, come nel testo originario.
La formula originaria del dl Lavoro prevedeva che le norme
in materia di apprendistato avessero carattere
“straordinario e temporaneo, applicabili fino al 31 dicembre
2015”. L’emendamento del Governo invece (il 2.800) elimina
questo riferimento temporale permettendo i contratti di
apprendistato anche oltre la fine del 2015 e per tutte le
assunzioni, anche quelle che verranno fatte oltre dicembre
2015.
Un altro emendamento approvato stabilisce che per gli
studenti che accedono a un tirocinio all’estero presso
aziende pubbliche “l’importo può essere corrisposto anche in
forma di benefici o facilitazioni non monetari”.
1 MLN PER TIROCINI NEL SETTORE CULTURA
Arriverà un milione di euro nel 2014 per finanziare
tirocini formativi e di orientamento nei settori delle
attività e dei servizi per la cultura per i giovani fino ai
29 anni.
Un emendamento approvato dalle commissioni istituisce
infatti per il 2014 il “Fondo mille giovani per la cultura”,
dotandolo di 1 milione di euro.
I criteri di accesso al fondo verranno definiti, entro 2
mesi dall’entrata in vigore della legge di conversione del
dl Lavoro, con decreto del ministro dei Beni e delle
attività culturali e del turismo, di concerto con i ministri
del Lavoro e della Pubblica amministrazione.
Il milione che verrà stanziato per i tirocini culturali
verrà attinto dal Fondo per il pagamento dei canoni di
locazione degli immobili conferiti dallo Stato ad uno o più
fondi immobiliari istituito dalla legge di stabilità 2013.
Gli oneri complessivi del decreto quindi aumentano per il
2014 da 559,375 milioni di euro a 560,375 milioni.
Sempre per quanto riguarda i tirocini un altro emendamento
approvato dispone che “per i tirocini formativi e di
orientamento i datori di lavoro pubblici e privati con sedi
in più regioni possono fare riferimento alla sola normativa
della regione dove è ubicata la sede legale”.
NO DEROGHE TIROCINI PER REGIONI SPECIALI
Un altro emendamento approvato nell’Aula del Senato ha
eliminato il comma 4 dell’articolo 2 che dava la
possibilità, fino al 31 dicembre 2015, alle Regioni e
Province autonome di Trento e Bolzano, di ricorrere a
tirocini formativi e di orientamento pur non avendo adottato
la relativa disciplina. (Public Policy)
VIC