di Fabio Napoli
ROMA (Public Policy) – La sperimentazione del sistema del vuoto a rendere su cauzione si applicherà agli imballaggi: di tipo primario; riutilizzabili; conformi ai requisiti stabiliti dal decreto del ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio del 2 maggio 2006 (elenco dei rifiuti); destinati all’uso alimentare e al contenimento di birra o acqua minerale; serviti al pubblico nei punti di consumo.
Lo specifica la bozza di decreto ministeriale del ministero dell’Ambiente, attuativo del collegato ambientale, di cui Public Policy ha preso visione, sul sistema sperimentale di vuoto a rendere per imballaggi contenenti birra o acqua minerale serviti al pubblico nei punti di consumo.
La sperimentazione, così come ha previsto il collegato ambientale, sarà su base volontaria ed avrà una durata di 12 mesi. Il dm definisce “punto di consumo” il “luogo in cui avviene la somministrazione e il consumo di birra o acqua minerale, quali alberghi e residenze di villeggiature, ristoranti, bar e altri similari”.
Per “esercente” si intende invece il “soggetto che nell’esercizio della sua attività professionale somministra al pubblico birra o acqua minerale nel punto di consumo”; per “distributore” il “soggetto che nell’esercizio della sua attività professionale trasporta e distribuisce birra o acqua minerale dal produttore al punto di consumo”.
E ancora: per “consumatore” il “soggetto che acquista e consuma birra o acqua minerale nei punti di consumo”; per “filiera del vuoto a rendere” il dm intende “l’insieme degli operatori che a titolo professionale sono coinvolti nell’attuazione della sperimentazione del sistema del vuoto a rendere“.
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