ROMA (Public Policy) – È entrato in vigore domenica 30 giugno il dl Cultura (59/2019). Il provvedimento contiene due decreti attuativi sulle fondazioni lirico-sinfoniche e rimanda poi a un regolamento Agcom la definizione di un possibile aumento della quota degli obblighi di investimento nel settore audiovisivo.
ORGANICI FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE
Entro fine luglio il Mibac, di concerto con il Mef, adotta un decreto contenente uno schema tipo cui ciascuna fondazione lirico sinfonica dovrà uniformarsi per la formulazione di una proposta di dotazione organica, da trasmettere entro due mesi. Le proposte devono essere accompagnate, tra l’altro, da una relazione illustrativa e tecnica che attesti la sostenibilità economico-finanziaria della dotazione organica e un documento di programmazione. Entro 60 giorni dalla trasmissione della proposta, con uno o più dm Mibac, adottati di concerto con il Mef, saranno approvate le dotazioni organiche.
OBBLIGHI INVESTIMENTO AUDIOVISIVO
Con regolamento Agcom, da adottare entro fine agosto, potrà essere aumentata la quota degli obblighi di investimento in opere audiovisive europee prodotte da produttori indipendenti. Tale quota potrà essere innalzata fino al 20% (il dl la fissa infatti al 15%) dei propri introiti netti annui in Italia in relazione a modalità d’investimento “non coerenti con una crescita equilibrata del sistema produttivo audiovisivo nazionale”. Verranno poi valutati altri criteri. Non avere una sede operativa in Italia e impiegare meno di 20 dipendenti comporterà l’aumento della quota del 3%. +4,5% per chi invece non riconosce ai produttori indipendenti di una quota di diritti secondari proporzionale all’apporto finanziario del produttore all’opera su cui è stato effettuato l’investimento. Stesso aumento per chi adotta modelli contrattuali con un ruolo meramente esecutivo dei produttori indipendenti.
Il regolamento Agcom viene aggiornato con cadenza biennale, sentiti Mibac e Mise, in relazione allo sviluppo del mercato audiovisivo italiano.
