ROMA (Public Policy) – “Mai più film fantasma”. Lo ha detto in aula al Senato il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, nel corso dell’informativa sulla situazione del cinema italiano.
Il ministro ha sottolineato come “l’attività di controllo del ministero” sia stata “intensificata”.
“I recenti casi di cronaca, anche giudiziaria – ha proseguito -, nascono anche dall’attività ispettiva del ministero. Il caso della società Coevolutions S.r.l, che ha ottenuto un credito d’imposta per una produzione internazionale sulla base di una documentazione ora all’attenzione dell’Autorità Giudiziaria, ha evidenziato la necessità di verifiche ancora più stringenti. Sulla vicenda Kaufmann ci sono indagini in corso da parte della magistratura, sia contabile sia penale, alla quale stiamo fornendo la massima collaborazione, come dimostra il fatto che ho personalmente accompagnato il personale della Polizia Giudiziaria nella sede della Direzione Generale Cinema”.
“Per rafforzare ulteriormente le verifiche – ha evidenziato – sono state introdotte nuove regole operative: il divieto dei sub-appalti a cascata; la tracciabilità delle spese, con l’obbligo di inserire il titolo dell’opera nelle fatture superiori a mille euro; la piena tracciabilità dei flussi finanziari mediante l’utilizzo di conti correnti dedicati; la consegna dell’opera integrale (e non soltanto del girato in Italia) come condizione per la cessione del credito per le produzioni internazionali; la destinazione di nuovo personale al potenziamento delle attività ispettive, con uno stanziamento dedicato di 3 milioni e mezzo di euro per potenziare le attività ispettive”. (Public Policy) GIS