ROMA (Public Policy) – La Corte dei Conti “prenda il tempo necessario per effettuare i necessari approfondimenti finalizzati al controllo di legittimità previsto” del nuovo decreto ministeriale sulle sigarette elettroniche, “impedito invece a novembre scorso” per il primo decreto attuativo, sospeso dal Tar a gennaio. Questo il contenuto della lettera iniviata da Anafe-Confindustria, Fiesel-Confesercenti e Life-Federcontribuenti al presidente della Corte dei Conti Raffaele Squitieri, in merito al nuovo decreto ministeriale sulle sigarette elettroniche che attua le norme sulla tassazione e la vendita, introdotte a giugno 2013 con il decreto Lavoro-Iva.
Il nuovo dm è stato firmato dal ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni il 12 febbraio scorso. Il provvedimento è arrivato a seguito della sentenza del Tar del Lazio (del 21 gennaio) che ha sospeso il primo decreto ministeriale sulle e-cig. Il Tar si riunirà domani in giornata per pronunciarsi con la sospensiva definitiva sul primo decreto del Mef. Il nuovo decreto attuativo è ora al vaglio della Corte dei conti, più precisamente dell’ufficio per il Controllo sugli atti del Mef.
Le associazioni – si legge in una nota – “hanno appreso con stupore che il ministro Saccomanni avrebbe firmato un nuovo decreto ministeriale finalizzato a disinnescare all’ultimo minuto la pronuncia del Tar sulla sospensione definitiva del sistema autorizzativo per le imprese che vendono sigarette elettroniche e la corrispondente imposta di consumo del 58,5% in vigore dal 1° gennaio scorso”. Le tre associazioni “hanno più volte manifestato tutta la loro preoccupazione in merito agli sviluppi recenti che interessano l’intero comparto produttivo e distributivo delle sigarette elettroniche, che sembrava avviato verso sviluppi positivi a seguito della sospensiva ottenuta dal Tar lo scorso 21 gennaio e l’avvio del Tavolo di confronto” riunitosi presso il ministero dell’Economia “proprio il scorso 12 febbraio, originariamente finalizzato all’elaborazione di una nuova normativa nel quadro della Delega fiscale”.
“Nonostante la collaborazione avviata – si legge ancora – il Mef ha inteso emanare un secondo decreto ministeriale – senza alcuna comunicazione preventiva – per il quale si sta portando avanti una procedura a velocità inusuale finalizzata proprio a scongiurare la decisione del Tar prevista per domani. Attualmente il dm si trova presso la Corte dei Conti per il controllo di legittimità e la registrazione”. A bocciare in precedenza il decreto è stata la stessa Corte dei conti, che scriveva: l’adozione del decreto attuativo – il primo – “così a ridosso dell’entrata in vigore delle disposizioni (prevista per il 1° gennaio 2014; Ndr), ha limitato drasticamente lo svolgimento del controllo preventivo di legittimità da parte dell’ufficio che non ne ha potuto effettuare i necessari approfondimenti”.
“Si comunica – ha scritto nella nota la Corte dei Conti – di aver dato corso per ragioni di correntezza al provvedimento (il decreto ministeriale appunto; Ndr), in considerazione della necessità di scongiurare la paralisi del settore, con le intuibili ricadute in termini di mancate entrate per le casse dello Stato”. Per questo motivo le associazioni hanno inviato ieri una lettera al presidente Squitieri.
“La richiesta che le associazioni pongono alla Corte – si legge – è quella di poter stavolta prendere il tempo necessario per effettuare i necessari approfondimenti finalizzati al controllo di legittimità previsto, impedito a novembre scorso da tempistiche eccessivamente ristrette rispetto a quelle previste dalla legge 340 del 2000 (ddl Semplificazione; Ndr), anche per consentire al Tar di potersi esprimere in libertà e al nuovo Governo di andare verso una normativa quadro, peraltro richiesta dalla stessa Corte dei Conti“. “Una richiesta – si legge in conclusione – quella rivolta dalle associazioni alla Corte dei Conti, che le stesse definiscono ‘irrituale’, come però purtroppo sono stati irriturali fin troppi interventi nei confronti del settore sigarette elettroniche”. (Public Policy)
SOR