ENTI LOCALI: AL VIA ITER ALLA CAMERA DL SU TAGLI ALLE REGIONI

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(Public Policy) – Roma, 16 ott – Approda alla Camera il
decreto del Governo Monti che impone tagli ai costi della
politica e soprattutto a quelli degli enti locali. Quello
che qualcuno ha già definito il decreto “anti-Batman”, con
riferimento all’ex capogruppo del Pdl in Regione Lazio,
Franco Fiorito.
Oggi dalle 12 a Montecitorio le commissioni Bilancio e
Affari costituzionali riunite inizieranno in sede referente
a discutere della conversione in legge del decreto approvato
due settimane fa dal Consiglio dei ministri e pubblicato il
10 ottobre per tagliare i costi di Regioni ed enti locali.

I relatori sono Pierangelo Ferrari (Pd) e Chiara Moroni (Fli).
Meno consiglieri, stipendi più bassi, taglio ai vitalizi,
obbligo di pareggio di bilancio, controllo da parte della
Corte dei conti sulle spese degli enti e dei consiglieri.
Queste le principali novità contenute nel decreto appena
approdato a Montecitorio.

PAREGGIO DI BILANCIO PER LEGGE
Nel disegno di legge uscito da Palazzo Chigi si prevede che
anche le Regioni debbano raggiungere il pareggio di bilancio
e che per questo i loro conti possano essere sottoposti al
controllo, preventivo e successivo, da parte della Corte dei
conti.

CONTROLLO DELLA CORTE DEI CONTI
Da una parte si prevede che anche per le Regioni, la Corte
dei conti stili delle relazioni “semestrali” sulle spese.
Dall’altra, viene previsto un attento e costante
monitoraggio da parte della Corte sui conti di Regioni, enti
locali ed enti del Servizio sanitario nazionale con pene
pecunarie per chi ‘sfora’.

Se inoltre la Regione ol’ente locale si rende
conto a un certo punto che un progetto X sta mandando
in tilt i conti, quel progetto deve essere sospeso.

ELENCO SPESE CONSIGLIERI
Sempre l’articolo uno del decreto stabilisce che i gruppi
consiliari delle assemblee regionali devono presentare ogni
anno un rendiconto che indichi tutte le risorse trasferite
dall’assemblea al gruppo per il finanziamento delle funzioni
politico-istituzionali e come quelle risorse sono state
utilizzate.

Il rendiconto deve seguire linee guida stabilite
dalla Corte dei conti e, una volta compilato, deve essere
trasmesso alla competente sezione regionale di controllo
della stessa Corte dei conti. Se ciò non avviene, i rimborsi
vengono automaticamente bloccati e si devono restituire
quelli percepiti per l’anno in corso.

TAGLI A CONSIGLIERI E VITALIZI
Il decreto taglia del 35% il numero di consiglieri, che
attualmente sono 1.111 per Regione. Inoltre vengono
eliminati i vitalizi e resa obbligatoria l’applicazione del
metodo contributivo per il calcolo della pensione. Anche
cumulare indennità sarà impossibile.

E gli stipendi di assessori e consiglieri non
dovranno superare il livello di retribuzione riconosciuto
dalla Regione più virtuosa. Lo stato patrimoniale di ogni
consigliere dovrà essere inoltre pubblicizzato.

NIENTE RISORSE A CHI SGARRA
Le Regioni che non introdurranno le misure previste dal
decreto saranno sanzionate con un taglio fino all’80% dei
trasferimenti fatta eccezione per sanità e trasporti.
Inoltre si stabilisce che per le Regioni che non hanno
provveduto al taglio dei consiglieri come previsto dal
decreto, comunque alle elezioni successive si metteranno a
disposizioni posti da consiglieri per il numero stabilito
dalla legge.

 

VIC