Ddl Europee, ok alle liste con l’alternanza uomo-donna. Ma soltanto dal 2019

0

ROMA (Public Policy) – “Nelle prime elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia […], nel caso di tre preferenze espresse queste devono riguardare candidati di sesso diverso, pena esclusione della terza preferenza”. A partire dalle elezioni successive invece (quindi dal 2019) “nella presentazione delle liste i candidati dello stesso sesso non possono eccedere la metà, con l’arrotondamento all’unità. Nell’ordine di lista i primi due candidati devono essere di sesso diverso”.

E ancora: nelle future elezioni europee del 2019 l’elettore potrà esprimere fino a tre preferenze. Nel caso di più preferenze espresse, queste dovranno “riguardare candidati di sesso diverso, pena l’annullamento della seconda e della terza preferenza”. È questo il contenuto dell’emendamento al ddl Europee (a firma della relatrice Doris Lo Moro del Pd), presentato in aula al Senato, che recepisce l’accordo raggiunto tra i partiti di maggioranza e Forza Italia per il rispetto della parità di genere nelle elezioni del Parlamento europee.

Per quanto riguarda le elezioni 2014 (di maggio) l’emendamento contiene una norma transitoria che prevede che nell’urna l’elettore dovrà scrivere tre preferenze, con candidati di sesso diversi (per esempio due uomi e una donna o viceversa), pena esclusione della terza preferenza. La proposta inoltre rinvia al 2019 l’alternanza di genere nelle liste e prevede la preferenza alternata in maniera più stringente. Gli uffici elettorali – si legge nell’emendamento – dovranno verificare “che nelle liste dei candidati (sempre a partire dal 2019; Ndr) sia rispettata” l’alternanza di genere.

In caso contrario sarà ridotta la lista “cancellando i nomi dei candidati appartenenti al genere più rappresentato, procedendo dall’ultimo della lista, in modo da assicurare il rispetto” della nuova norma. E nel caso in cui la lista, all’esito della cancellazione delle candidature eccedenti, contenga un numero di candidati inferiori al minino prescritto, allora non sarà accettata. (Public Policy)

SOR