Expo, ecco la Carta di Milano: dal diritto al cibo alla lotta climatica

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ROMA (Public Policy) – “Vogliamo fare dei potenziali 20 milioni di visitatori attesi ad Expo 20 milioni di ambasciatori del diritto al cibo nel mondo. E impegnare i governi a muoversi concretamente”. Così il ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina, ha parlato della Carta di Milano, il documento di impegno rivolto a cittadini, istituzioni, imprese e associazioni, in occasione di Expo 2015 presentata a Milano.

La Carta è costituta da un preambolo, dagli impegni e dalle responsabilità che si propongono a cittadini, associazioni e imprese che desiderano firmare, dalle richieste verso i governi. Il documento “richiama ogni cittadino, associazione, impresa o istituzione alle proprie responsabilità per garantire alle generazioni che verranno di poter godere del diritto al cibo e di un futuro più sostenibile. E impegnare i governi – ha aggiunto Martina – a muoversi concretamente”.

La Carta, con l’aiuto della FAO e dell’Università Ca’ Foscari è già stata tradotta in 19 lingue, spiega ancora la nota. A metà maggio, inoltre, verrà presentata la ‘Carta di Milano dei bambini’, strumento di educazione e d’impegno alla cittadinanza anche per i più piccoli.

DIRITTO AL CIBO, DIRITTO UMANO FONDAMENTALE
La ‘Carta’ impegna ad assumere la grande responsabilità di mettere in atto, da oggi, azioni, condotte e scelte che garantiscano la tutela del diritto al cibo anche per le generazioni future; ribadisce che tutti hanno il diritto di accedere a una quantità sufficiente di cibo sicuro, sano e nutriente, che soddisfi le necessità alimentari personali lungo tutto l’arco della vita e permetta una vita attiva; prevede l’impegno ad adottare misure normative per garantire e rendere effettivo il diritto al cibo e la sovranità alimentare. (Public Policy) FRA

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