ROMA (Public Policy) – Dovrebbe tenersi martedì 9 aprile il Consiglio dei ministri in cui il Governo approverà il Documento di economia e finanza. Lo si apprende da fonti di maggioranza.
Il Def 2024, come annunciato in audizione stamattina dal ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, sarà più “snello” dei precedenti per via delle nuove norme europee di riforma della governance. E sarà presumibilmente anche l’ultimo (almeno nella veste che tutti conosciamo) Def italiano.
Dopo l’approvazione in Consiglio dei ministri il Def passerà alle Camere che lo esamineranno in contemporanea. L’iter prevede prima un esame (rapido e senza emendamenti) da parte delle due commissioni Bilancio di Camera e Senato e poi un passaggio nelle due aule con l’approvazione di risoluzioni con impegni di finanza pubblica per il Governo.
LE PAROLE DI GIORGETTI
“Faremo il Def come la Commissione Ue ci ha chiesto di farlo. Sarà un po’ diverso da quello del passato, prendendo atto delle circostanze”.
Lo ha detto mercoledì il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, rispondendo alle domande in audizione nelle commissioni Bilancio di Camera e Senato nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle prospettive di riforma delle procedure di programmazione economica e finanziaria e di bilancio in relazione alla riforma della governance economica europea.
“Va anche menzionato che, essendo terminata a fine 2023 la sospensione del Patto di Stabilità e Crescita introdotta a seguito della pandemia e prorogata per via della crisi energetica, in base all’indebitamento netto registrato dall’Italia lo scorso anno (7,2 per cento del Pil secondo le prime stime Istat) è prevedibile che la Commissione europea raccomanderà al Consiglio di aprire una procedura per disavanzo eccessivo nei confronti del nostro come di diversi altri Paesi”.
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VIC
(foto cc Palazzo Chigi)