ROMA (Public Policy) – Obbligare gli intermediari finanziari italiani a raccogliere, nei rapporti con operatori digitali non residenti in Italia, l’esistenza del numero di partita Iva.
Altrimenti se si superano, in 6 mesi, il ‘tetto’ di 200 pagamenti, l’intermediario dovrà informare “senza indugio” l’Agenzia delle entrate e comunicare all’operatore estero l’invio della segnalazione, l’invito a farsi attribuire un numero di partita Iva (dall’autorità Ue o italiana competente) e la sospensione di ogni ulteriore attività di pagamento finchè non è attribuito il numero di partita Iva.
È questa una delle misure principali prevista in un disegno di legge al Senato, a prima firma del presidente della commissione Industria, Massimo Muchetti (Pd) che riguarda misure in materia fiscale per la concorrenza nell’economia digitale.
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IAC