di Giuseppe Pastore
ROMA (Public Policy) – Una riformulazione tecnica del Mef sulla rateizzazione ha permesso di approvare, in commissione Finanze alla Camera, l’emendamento al dl Fisco del presidente della commissione Marco Osnato (FdI) con cui si introduce un nuovo ravvedimento speciale per chi aderisce al concordato preventivo biennale 2025-2026.
Il nuovo “ravvedimento” riguarderà i “soggetti che hanno applicato gli indici sintetici di affidabilità fiscale (ISA) e che aderiscono, entro i termini di legge, al concordato preventivo biennale” 2025-2026”. A questi sarà consentito di versare “l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali, nonché dell’imposta regionale sulle attività produttive” con un’aliquota calcolata sulla base dell’affidabilità fiscale del contribuente.
Ad esempio, “per le annualità 2019, 2022 e 2023” i soggetti che potranno aderire al ravvedimento “applicano l’imposta sostitutiva delle imposte sui redditi e delle relative addizionali con l’aliquota del: 10%, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 8; 12%, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è pari o superiore a 6 ma inferiore a 8; 15%, se nel singolo periodo d’imposta il livello di affidabilità fiscale è inferiore a 6”.
La norma poi prevede che “per le annualità 2019, 2022 e 2023” si applichi “l’imposta sostitutiva dell’imposta regionale sulle attività produttive con l’aliquota del 3,9 per cento”. E si riconosce, inoltre, che per i soli periodi di imposta 2020 e 2021, “in considerazione della pandemia di Covid-19”, si applichino le imposte sostitutive citate diminuite del 30%.
Il provvedimento, licenziato ieri dalla commissione Finanze di Montecitorio, arriverà in aula lunedì.
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