Cosa ha detto Gentiloni sul riconoscimento della Palestina

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ROMA (Public Policy) – “La situazione dei due Stati rischia di perdere appeal, in entrambi i Paesi. C’è un orientamento di diversi Parlamenti, non solo di quello italiano, di porre il traguardo del riconoscimento della Palestina. C’è una intesa tra tutti i maggiori governi a tradurre questo orientamento in decisioni operative nel momento in cui questa decisione possa essere determinante ai fini del negoziato”.

A dirlo è stato il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni nel corso di un’audizione, davanti le commissioni riunite Esteri e Difesa di Camera e Senato, sullo stato delle missioni internazionali per le quali il Parlamento – nello specifico Palazzo Madama – sta esaminando il decreto di proroga.

“Per intenderci è una delle cartucce da usare nel momento in cui può avere un impatto nello sbloccare il negoziato – ha proseguito il ministro – Se invece pensassimo di costringere Israele a una certa trattativa sulla base di decisioni diplomatiche prese da alcuni Paesi penso che faremmo un errore”.

“Ma non perché io non sono d’accordo sul riconoscimento della Palestina, io sono assolutamente d’accordo, ma facciamolo nel momento in cui uno spiraglio di negoziato si riapre e questa cosa può essere messa sul tavolo con un impatto reale”, ha concluso Gentiloni. (Public Policy) NAF