Gli ‘sfidanti’ di Conte alla presidenza del Movimento 5 stelle

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di David Allegranti

ROMA (Public Policy) – Sono una ventina gli sfidanti di Giuseppe Conte per assumere la carica di presidente del Movimento 5 stelle. Peccato per il dibattito pubblico che siano sconosciuti ai più e che quindi le elezioni per scegliere il nuovo leader dei 5 stelle siano né più né meno che una farsa politica. “Non sono mai stata iscritta ad un partito politico”, si presenta Catherine Emilie Alfiniti: “Le mie esperienze politiche mi vedono al compimento della maggiore età, al fine degli anni ’70, eletta consigliere circoscrizionale (Quartiere Maggianico) nelle consultazioni nel Comune di Lecco (Lc), sono presente come indipendente e vengo eletta con il maggior numero di voti”.

Thomas Alì non dice niente nella sua presentazione, si sa solo che è funzionario di un ente locale, “servizio contratti”. Angelo Amato (“Sapere. Osare. Sentire”) spiega: “Credo che il M5s debba tornare ad essere un laboratorio di idee lungimiranti e concrete, capace di restituire speranza al Paese e fiducia a chi si è allontanato dalla politica. Voglio un Movimento che dia spazio ai capaci, rifiuti i privilegi e le scorciatoie. Credo nel lavoro di squadra: nella mia carriera di manager molti miei collaboratori hanno fatto più strada di me, rendendomi orgoglioso”.

C’è poi Daniele Giove, 49 anni: “Dopo un decennio vissuto in Brasile, ho deciso di tornare in Italia con un obiettivo chiaro: contribuire attivamente a un cambiamento politico reale e significativo. La mia esperienza di vita all’estero, dove ho convissuto e tuttora convivo con la mia compagna brasiliana e ho avuto due figli, Antonio Emanuele e Benicio Noah, mi ha dato una prospettiva unica sul mondo. Ho imparato a parlare fluentemente il portoghese e, soprattutto, ho maturato una sensibilità particolare verso le problematiche sociali e ambientali che ritengo fondamentali per la nostra società”.

C’è poi Maria Montisci, medico: “Mi chiamo Maria e ho compiuto 63 anni il 31 gennaio scorso, dato che sono del 1962. Ho vissuto in Sardegna sino all’età di 39 anni e da allora, vivo nelle Marche. Seppure abitino in altre parti d’Italia, sono particolarmente legata ai miei quattro fratelli, alle mie quattro cognate, ai miei sette nipoti, a papà che ha 92 anni e, fino a pochi mesi fa, avevo pure una zia, la sorella di papà, che aveva 99 anni e 1/2 e che rimane sempre un mito nel mio cuore, oltre che per un valore affettivo, anche perché ha potuto raccontarmi le vicende dell’Italia di un secolo tutto. Faccio il medico ospedaliero, in un contesto in cui siamo decisamente sotto-organico nel mio reparto, perciò non mi sono ancora occupata di politica in modo ufficiale: le due attività richiederebbero ciascuna quasi l’esclusività, pur avendo sempre dedicato massima attenzione al benessere comune e individuale”.

Esperienza politica? “Nessun incarico ufficiale, iscritta al Movimento 5 stelle da quando è stato creato, disiscritta dopo pochi anni per incomprensione della piattaforma Rousseau, iscritta nuovamente al Movimento 5 stelle nel 2020, poi iscritta al GT di Ancona da febbraio 2024. Pur nella apparente poca esperienza politica, è di fatto dotata di tipicità equivalenti. Il carattere e l’attività professionale la predispongono all’ascolto della persona e alla risoluzione di criticità che non si limitano soltanto alla cura della malattia”. E ora, dunque, vorrebbe prendersi cura del M5s(Public Policy)

@davidallegranti