Le ultime (?) su quota 100: si torna a 6,7 miliardi nel 2019

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ROMA (Public Policy) – Le risorse stanziate per l’attuazione di quota 100 e Ispettorato del lavoro, al comma 139 della manovra, tornano a 6,7 miliardi  nel 2019, 7 miliardi per ciascuno degli anni 2020, 2021 e 2022, 6,9 miliardi per il 2023 e 7 miliardi a decorrere dal 2024; anziché 6 miliardi e 699 milioni per il 2019 e altri 6 miliardi e 699 milioni a decorrere dal 2020, come modificato in corso d’esame in commissione.

Questo il risultato di un emendamento dei relatori approvato alla Manovra in commissione Bilancio alla Camera. La sottosegretaria all’Economia Laura Castelli assicura che si tratta di “correzione di un errore, le coperture avrebbero dovuto essere queste”.

Allo stesso modo le altre modifiche approvate in commissione Bilancio correggono o rimodulano le quantificazioni degli oneri delle misure per cui era stato chiesto (giovedì pomeriggio) il ritorno in commissione per un approfondimento.

Ad esempio, la quantificazione per le assunzioni all’Agenzia italia per la cooperazione alla sviluppo passa da 812mila euro a 1 milione di euro; le risorse per le assunzioni all’Ispettorato nazionale del lavoro vengono invece ritoccate leggermente al rialzo. Rimodulate – tra le altre cose – anche le somme a favore dell’edilizia sanitaria e riallocate le risorse del Fondo per la realizzazione del numero unico europeo.

Sulla norma che ha introdotto il cosiddetto bonus/malus per chi acquista una auto nuova l’emendamento approvato ha ritoccato a rialzo la stima delle entrate derivanti dal contributo per le auto inquinanti per gli anni 2020 (da 300 milioni a 323,82 milioni) e 2021 (da 300 milioni a 313,5 milioni). (Public Policy) NAF