Alcuni distributori dovranno fornire la ricarica elettrica?

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ROMA (Public Policy) – I titolari di punti vendita di carburanti tradizionali, (che vendono più di 10 milioni di litri in prima battuta e poi che ne vendono più di 5 milioni dal 2017) i cui distributori sono collocati in aree fortemente inquinate dovranno dotarsi di infrastrutture di erogazione di metano (cng o gnl in alimentazione e in erogazione), nonché di infrastrutture di ricarica elettrica.

Lo stabilisce una bozza di dlgs, presa in visione da Public Policy, che, in attuazione alla legge di delegazione europea 2014, recepisce alcune direttive europee in materia. Il provvedimento è stato approvato, in via preliminare, dal Cdm.

Nello specifico, il dlgs prevede che “per tutti gli impianti di distribuzione di carburanti stradali già esistenti al 31 dicembre 2015, che hanno erogato nel corso del 2015 un quantitativo di benzina e gasolio superiore a 10 milioni di litri e che si trovano nel territorio di una delle province i cui capoluoghi hanno superato il limite delle emissioni di PM10 per almeno 3 anni su 7 negli anni dal 2009 al 2015, le Regioni prevedono l’obbligo di presentare entro il 31 dicembre 2018 un progetto, al fine di dotarsi di infrastrutture di ricarica elettrica nonché di distribuzione di gnc o gnl, da realizzare nei successivi ventiquattro mesi dalla data di presentazione del progetto”.

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FRA