di Viola Contursi
ROMA (Public Policy) – Si è chiuso lunedì il primo passaggio parlamentare del dl Milleproroghe, che dopo l’ok della Camera passa al Senato, dove si presume non verrà modificato.
Durante il passaggio a Montecitorio, nelle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera, l’esame del decreto si è intrecciato con le proteste degli agricoltori e le manifestazioni dei trattori che hanno interessato tutta Europa. Sull’onda di queste proteste il Governo ha inserito due misure a favore del mondo agricolo, che hanno rappresentato poi il cuore dell’intervento dell’Esecutivo su questo provvedimento.
Tante ed eterogenee – come d’altronde è il testo – le modifiche. Vediamole nel dettaglio.
SCONTO IRPEF AGRICOLA
Arrivata, anche se all’ultimo minuto utile, l’esenzione integrale dell’Irpef agricola per i redditi agrari e dominicali fino ai 10mila euro, e Irpef agricola dimezzata per “quelli oltre 10.000 euro e fino a 15.000”, non solo per il 2024 ma anche per il 2025. Lo sconto, anche parziale, verrà meno per i redditi superiori a 15.000 euro. Le commissioni hanno invece bocciato l’emendamento del Pd che prevedeva l’esenzione totale per tutti, aldillà del reddito.
ASSICURAZIONE TRATTORI
Slitta al 30 giugno 2024 la data a partire dalla quale sarà obbligatorio anche per i mezzi agricoli dotarsi di un assicurazione: è stato infatti approvato dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera l’emendamento dei relatori al dl che introduce il rinvio di 6 mesi per l’entrata in vigore dell’obbligo di assicurazione.
SCUDO ERARIALE
Arriva una proroga di 6 mesi, dal 30 giugno al 31 dicembre 2024 per il cosiddetto scudo erariale, che limita la responsabilità dei soggetti sottoposti alla giurisdizione della Corte dei conti in materia di contabilità pubblica per l’azione di responsabilità ai casi in cui la produzione del danno conseguente alla condotta del soggetto agente sia dolosamente voluta. La Corte dei conti ha sottolineato come questa proroga sia ingiustificata e dispendiosa.
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@VioC
