ROMA (Public Policy) – Il ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha annunciato la presentazione di un pacchetto di emendamenti al ddl Concorrenza per affrontare il fenomeno dell’ultra fast fashion. Tra queste misure, ha anticipato il titolare del Mimit, “l’estensione del regime di responsabilità estesa del produttore (Epr) a chi, pur producendo fuori dall’Unione europea, vende in Italia prodotti tessili, affini o calzaturieri”.
L’obiettivo, ha spiegato ancora Urso, è “contrastare l’invasione di articoli a basso costo e scarsa qualità, ripristinando condizioni di concorrenza leale, tutelando i consumatori e rafforzando la sostenibilità ambientale del settore”.
Sullo stesso tema però la Lega ha annunciato la presentazione di un disegno di legge, proprio in Senato (dove è in discussione il ddl Concorrenza). A firmarla, Gianluca Cantalamessa. “La mia proposta introduce un sistema di classificazione ambientale (Eco-Score), tassazione ecologica progressiva e divieti pubblicitari per chi inquina. Non colpiamo, ovviamente, chi fa moda accessibile rispettando le regole, ma bensì chi trasforma l’Italia in discarica tessile e danneggia le nostre imprese”, ha fatto sapere Cantalamessa.
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GPA
