(Public Policy) – Roma, 18 gen – “Se lo Stato evitasse di
devolvere alle imprese incentivi vari per una somma di 30
miliardi l’anno e di contro le imprese non pagassero l’Irap,
che ammonta a circa 27 miliardi di euro l’anno con l’impegno
da parte delle imprese a reinvestire quanto non versato in
Irap, si potrebbe influire positivamente sulla difficoltà
nel pagare i collaboratori dipendenti e la scarsità di fondi
da investire nello sviluppo dell’azienda”.
Lo scrive sull’Huffington Post Italia Luca Peotta, candidato di Fare
per Fermare il declino, imprenditore piemontese e animatore
di “Imprese che resistono” (www.impresecheresistono.org).
“Ma perché – si chiede – per un anno non si fa una prova
per verificare se il nuovo sistema possa funzionare? Per 12
mesi le imprese, dimostrando un forte senso di
responsabilità comune, reinvestono la propria quota Irap al
loro interno, suddividendola in due tranche e destinando un
50%, esentasse, agli stipendi dei dipendenti e l’altro 50%,
con rendicontazione, ad attività per il consolidamento e lo
sviluppo dell’azienda stessa”. (Public Policy)
GAV