(Public Policy) – Roma, 23 gen – “Abbiamo bisogno di una
Italia veramente liberale, di uno Stato che arretri nel suo
perimetro, lasci spazio a una sana concorrenza dei privati,
e che per primo applichi la legge, pagando i propri debiti e
rispettando i diritti dei cittadini e delle imprese”. Così
il presidente di Confindustria Giorgio Squinzi alla
presentazione dell’agenda dell’associazione per il prossimo
Governo.
La riforma del lavoro del governo Monti non è stata
sufficiente. Crediamo moltissimo, ha detto ancora Squinzi,
“nella riforma del titolo V della Costituzione. È arrivato
il tempo per cui competenze come energia, ambiente e
processi autorizzativi devono essere riportati a livello
centrale”. “Dobbiamo estendere al complesso della Pa una
riorganizzazione centrata sulla digitalizzazione”.
Confindustria, ha detto ancora Squinzi, “non è un partito
politico”, e le sue proposte sono aperte a chiunque si
troverà a governare, anche a Grillo, se dovesse vincere.
(Public Policy)
LEP