In Manovra saranno possibili ritocchi grazie a un “tesoretto”?

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ROMA (Public Policy) – Il decreto Fisco (o Anticipi), che si preparava ad essere il terreno di ‘battaglia’ di possibili emendamenti (vista la blindatura della legge di Bilancio) non potrà essere modificato con misure onerose, o meglio il saldo finale dovrà essere invariato, perché non ci sono risorse. Questo, secondo quanto si apprende, il messaggio che il Governo ha comunicato ai senatori della commissione Bilancio.

Dunque sul decreto non ci saranno emendamenti segnalati ma si procederà a votare solo quelli procedurali e non onerosi, che sono circa 300 (sui quasi mille presentati). Entro mercoledì o giovedì della prossima settimana relatori e Governo predisporranno un pacchetto di emendamenti per l’appunto non onerosi o riformulazioni non onerose di emendamenti che lo erano (vedi la proroga del superbonus proposta da Forza Italia)

All’opposto invece, sebbene sia ferma la decisione della maggioranza di non presentare emendamenti alla manovra, sarebbe arrivata un’apertura da parte del Governo nell’utilizzo di quel tesoretto da 200 milioni di euro in due anni (100 per il 2024 e 100 nel 2025) previsto da uno degli ultimi articoli della legge di Bilancio 2024. (Public Policy) VIC