ISTAT: NEL 2010 LE IMPRESE HANNO SPESO 28 MILIARDI DI EURO PER L’INNOVAZIONE

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(Public Policy) – Roma, 7 nov – Gli investimenti per
l’innovazione fatti dalle imprese italiane nel 2010 sono
stati pari a 28 miliardi di euro. Oltre l’85% della spesa è
costituito dalle attività di Ricerca e sviluppo (R&S) e da
investimenti in macchinari e apparecchiature. Lo dice
l’Istat.

Nel triennio 2008-2010 le imprese con 10 o più addetti che
hanno svolto attività di innovazione sono state 58.041, pari
al 33,7% dell’universo considerato.
In particolare, il 31,5% ha introdotto con successo sul
mercato o nel proprio processo produttivo almeno
un’innovazione; il 2,2% è costituito da imprese con attività
di innovazione abbandonate o ancora in corso alla fine del
2010.

La spesa sostenuta dalle imprese per l’innovazione è stata
in media di 7.700 euro per addetto. I valori più elevati
sono stati registrati nell’industria (9.400 euro) e, in
particolare, nelle grandi imprese (11.200 euro).
Il 29,8% delle imprese innovatrici ha dichiarato di aver
ricevuto un sostegno pubblico per l’innovazione, proveniente
principalmente da amministrazioni pubbliche locali o
regionali.

Il 12,9% delle imprese innovatrici ha stipulato accordi di
cooperazione per l’innovazione. I partner più importanti
sono stati i fornitori (7,6%) e le società di consulenza
(7,0%), operanti prevalentemente sul territorio nazionale.

Il macrosettore più innovativo, con il 43,1% di imprese
innovatrici, si conferma l’industria, seguito dai servizi,
dove ha innovato un’impresa su quattro, e infine dalle
costruzioni con un tasso di innovazione del 15,9%.
Nell’industria i settori più innovativi sono stati la
fabbricazione di altri mezzi di trasporto (80,4%), le
industrie chimiche (72,3%), le industrie farmaceutiche (71%)
e il settore della fabbricazione di macchinari e
attrezzature (62,2%).

Nei servizi, le imprese innovatrici sono più frequenti nel
settore della produzione di software (69,4%), delle
assicurazioni (64,4%), della ricerca e sviluppo (60,8%) e
delle telecomunicazioni (52,7%).

La propensione all’innovazione è maggiore nelle grandi
imprese: il 64,1% delle imprese con 250 addetti e oltre ha
introdotto innovazioni, contro il 47,1% delle imprese con
50-249 addetti e il 29,1% di quelle con 10-49 addetti.

Il 48,1% delle imprese innovatrici ha innovato sia i
prodotti sia i processi produttivi. Il 27,2% ha scelto di
investire unicamente in nuovi prodotti, mentre il restante
24,7% ha adottato soltanto nuovi processi di produzione.
Le imprese hanno innovato soprattutto per migliorare la
qualità (89,4%) e ampliare la gamma dei prodotti e dei
servizi offerti (80,6%). La riduzione dei costi (di lavoro,
materiali ed energia) sembra, invece, essere un obiettivo
meno importante; è infatti giudicato rilevante da meno della
metà delle imprese innovatrici. (Public Policy)

SPE