ROMA (Public Policy) – Continuano i contatti (sopratutto telefonici) tra Pd e Forza Italia sulle modifiche alla legge elettorale. È quanto riferiscono fonti della maggioranza. Il Pd, che ha ritirato la maggior parte degli emendamenti, ha posto sul tavolo della trattativa tre emendamenti: primarie per legge, delega al Governo per la designazione delle circoscrizioni e, più importante, l’innalzamento della soglia per ottenere il premio di maggioranza dal 35 al 38%. Secondo quanto riferisce un deputato forzista, il gruppo al momento non retrocede dal limite del 35% stabilito con l’accordo tra Matteo Renzi e Silvio Berlusconi.
Certo è, che ieri quando Renzi ha chiesto ai deputati Pd di ritirare gran parte degli emendamenti – riferisce una fonte Pd – ha posto alla base del nuovo accordo proprio l’emendamento sulla soglia al 38%, aprendo all’emendamento di Forza Italia che contiene la norma ‘Salva-Lega’ Sulla prima questione – quella delle primarie -, riferiscono conti FI, le trattative sono ferme. Per quanto riguarda il tema della delega al Governo per i collegi, invece, secondo il relatore e presidente della I commissione Francesco Paolo Sisto (FI) “il problema è risolvibile”, “non credo – ha detto – che possa essere un elemento ostativo”.
Rimane irrisolta però la questione più importante, quella della soglia al 38%: l’innalzamento – ha spiegato il portavoce della segreteria Pd Lorenzo Guerini – “per noi è un nodo ma ci sono le condizioni per sciogliere questi aspetti. Ci servono ancora un paio d’ore”. Al momento, i gruppi rimangono in attesa della Conferenza dei capigruppo (delle 16.30) che dovrà decidere sullo slittamento dell’arrivo in Aula dal 29 al 30 gennaio, chiesto per dare più tempo alla commissione Affari costituzionale di esaminare le proposte di modifica, che al momento non ha ancora iniziato le votazioni. (Public Policy)
SOR